JESSICA: “Il mio ideale di donna non ha a che fare con il mio settore ma per me è stata ed è un esempio per umiltà, carattere e attitudine: Michelle Obama. Per me è lei perché è stata l’unica first lady a rifiutare la domestica alla Casa Bianca e ad imporre alle figlie di farsi il letto a prima mattina. Per me questo vale più di qualsiasi altro successo economico o personale: dimostra come la grandezza sta nelle piccole cose, nell’educazione, nell’umiltà. Il successo arriva dopo e se si arriva al successo con questi valori, forse dura di più”.
MICHELA RUSSO: “Rita Levi Montalcini. Donna tenace, unica ad aver vinto il premio Nobel per la medicina che con il suo impegno e la sua caparbietà ha raggiunto risultati brillanti, dando molto alla nostra umanità. Oltre ad aver contribuito in maniera significativa allo sviluppo scientifico con le sue ricerche, si è battuta tanto per le donne che non solo hanno dovuto sempre lottare contro pregiudizio e maschilismo in ambito lavorativo ma hanno anche rischiato di vedere attribuire agli uomini le proprie idee, con la sola possibilità di essere madri o mogli”.
ROSARIA: “C’è una donna che per me è un esempio da seguire, si chiama Mariateresa. E’ una mia amica, una donna di 35 anni, del posto, lavora in tutt’altro settore, quello sportivo. Lei ha aperto la sua palestra diversi anni fa, si occupa di tantissime bambine e ragazze che la seguono da anni, crea decine e decine di coreografie ogni anno e ha la capacità di ricordarle tutte! Si dedica al suo lavoro e alle ragazze con tutta l’anima e a malincuore a volte mette anche da parte la sua famiglia per seguirle. È per me un esempio da seguire perché è devota al suo lavoro, lo fa con amore e passione, lavora anche da casa, montando musiche, creando e organizzando allenamenti, saggi ecc. È moglie, figlia, sorella e soprattutto mamma di un bambino e fra pochissimo metterà alla luce una bambina ma nonostante questo continua a lavorare e sappiamo bene che è difficile incastrare tutto, ma lei ce la fa, con determinazione e caparbietà. Lei è una persona di sani principi, con la testa sulle spalle. Si fa volere bene, le sue ragazze la stimano, temono il suo giudizio e provano tanto affetto per lei, le signore altrettanto e io sono una di loro”.
CONCETTA: “Mi affascina la figura di Ipazia di Alessandria: una donna colta, bella, austera che pagò ingiustamente con la propria vita la sua indipendenza religiosa dai grandi monoteismi. Stimata dai suoi discepoli e dalla comunità in cui viveva, è stata vittima del fanatismo. Io l’ho riscoperta grazie a un sito di filosofia e film che si chiama Like in the movies“.
ANNACHIARA: “Sicuramente come riferimento di donna imprenditrice ho Miuccia Prada: anche lei ha ereditato dalla sua famiglia l’azienda, elevandola e portandola a diventare una delle case di moda più importanti, con sacrificio, dedizione e soprattutto passione per il suo lavoro, elemento importante per far sì che l’azienda cresca e si evolva sempre in meglio”.
MICHELA IMPARATO: “Mi piace molto Maria De Filippi, la trovo una donna molto in gamba ed è una grande lavoratrice. Per la sua posizione poteva fare anche molto meno rispetto a quello che fa oggi. La trovo un modello da seguire perché in ogni suo programma, quando si trova nella condizione di dover dare un consiglio, lo fa sempre in modo razionale e determinato, sempre con convinzione di ciò che dice e io la ammiro anche per questo. Sia nella vita personale che nella vita lavorativa ci vorrebbe tanta determinazione e convinzione di quello che si fa e che si dice”.
ERIKA: “Non saprei descrivere con esattezza quale donna, per me, sia un esempio da seguire nel mondo lavorativo. Ho seguito la storia di Elisabetta Franchi che mi ha particolarmente entusiasmata in quanto è partita da zero: era una semplice commessa ma con quel pizzico di astuzia è riuscita a captare tutte le esigenze della clientela e sacrificio dopo sacrificio è riuscita, pur non avendo nulla, ad aprire un piccolo atelier che in pochi anni è riuscita a trasformare in un’azienda. Oggi è diventata una vera e propria icona nel mondo della moda. Sono innamorata della tenacia e della determinazione di noi donne e mi permetto di dire che seppur molto spesso siamo ‘svantaggiate’, riusciamo a dimostrare con i fatti quello che molti altri dimostrano a parole. Elisabetta Franchi ha vissuto con un obiettivo: vestire le donne importanti nel mondo e grazie ai suoi valori quali passione, coerenza, sacrificio e disciplina è riuscita ad ottenerlo. Ecco, questo amo di noi donne, la concretezza: quella che lei ha avuto nel trasformare una semplice passione in un brand di successo”.
EMILIA: “Ritengo che i ‘modelli’ sono funzione delle fasi dovute di un individuo e pertanto soggetti a cambiamento. Tuttavia, dovendone individuare uno, sono sempre stata attratta dal profilo psicoattitudinale di Edith Stein, una filosofa che ha sempre messo in evidenza l’importanza ‘dell’essere empatici’. L’empatia è un volano potente nelle relazioni con gli altri che ti consente di superare il muro della prima apparenza, entrare nel vivo di ciascuno e sperimentare il valore che ogni individuo, nella sua univocità, possiede”.
MICAELA: “Una donna che per me è una figura di riferimento è senza dubbio Maria Montessori: lei ha portato grandi novità nell’ambito dell’educazione infantile che mi hanno sempre colpita anche perché, in parte, interessano il settore in cui lavoro. Montessori, infatti, aveva intuito il legame speciale che esiste tra i bambini e la natura cogliendone le grandi potenzialità educative. E poi le sue idee sull’emancipazione femminile: sono cresciuta in una famiglia a ‘maggioranza rosa’ (siamo 4 sorelle) ed è fondamentale per me il concetto di unione tra le donne, idea che sosteneva fortemente Maria Montessori, affinché siano consapevoli di poter avere finalmente responsabilità non solo in famiglia ma anche nel lavoro e nel sociale”.