Il Centro Analisi “Biochimica” di Padula, convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale e con sede anche ad Atena Lucana, presenta una nuova analisi, utile alla determinazione del tipo e della durata della terapia dell’epatite C: il test INTERLEUCHINA 28B.
“Biochimica” propone un test in grado di fornire indicazioni precise per “predire” le maggiori o minori probabilità di eliminare definitivamente con la terapia il virus HCV, responsabile dell’epatite C.
La sua principale via di trasmissione è quella sanguigna o percutanea. Ricordiamo che l’infezione da HCV è la principale causa delle malattie croniche del fegato, inclusa la cirrosi e il carcinoma epatico ed è il motivo più frequente di trapianto epatico.
A parlarcene è la dottoressa Simona Avitabile.
- Ad oggi come viene fatta diagnosi di HCV?
La diagnosi è sierologica ed è basata sulla determinazione degli anticorpi Anti-HCV, mentre la presenza del virus nel sangue è rilevata da HCV-RNA qualitativo e quantitativo e dalla determinazione dei genotipi dell’HCV.
- In cosa consiste, invece, il test “interleuchina 28B”?
Il test viene eseguito mediante il prelievo di un campione ematico. Tramite un’analisi complessa di genetica, si va a caratterizzare il gene 28B, che codifica per l’interferone ed è localizzato sul cromosoma 19. Più precisamente, il test esegue la ricerca di 3 genotipi: omozigote TT, omozigote CC ed eterozigote TC. Il polimorfismo più “predittivo ed utile” riguarda i nucleotidi Citosina (CC) ed ha evidenziato una maggiore risposta terapeutica nei soggetti con epatite cronica. In presenza di polimorfismo CC l’eliminazione definitiva del virus dell’epatite C, dopo terapia, è stata osservata in circa il 71% dei casi.
- Quali sono i vantaggi?
Il test può aiutare il clinico nella determinazione del tipo e della durata della terapia. Da ciò conseguirà una maggiore risposta terapeutica e una riduzione dell’evoluzione verso cirrosi ed epatocarcinoma.
- A chi è rivolto?
Dal momento che diversi ricercatori hanno brillantemente dimostrato che il polimorfismo legato a tale gene si associa a una maggiore o minore probabilità di risposta al trattamento dell’epatite C, si consiglia di eseguire il test a individui affetti da HCV che devono intraprendere la terapia (interferone e ribavirina). Come già detto precedentemente, ma è importante sottolinearlo, uno specifico polimorfismo risultante da questo test innovativo è predittivo della guarigione da HCV nel 71% dei casi, percentuale davvero importante.
- Può accennarci qualcosa sul costo?
Il costo del test non è per nulla eccessivo. Se pensiamo poi all’importanza dell’esame, il costo dell’analisi è ancora più contenuto. Per qualsiasi informazione più dettagliata, ci si può rivolgere ai nostri numeri telefonici: 0975-74208 (Padula) e 0975-71327 (Atena Lucana).
- Quali accortezze si devono osservare prima di sottoporsi a questo test innovativo?
Nessuna in particolare. E’necessario giungere in laboratorio a digiuno. Gli orari per i prelievi sono dal lunedì al sabato, dalle ore 7.30 alle 12.00, alla sede a Padula Scalo e dalle ore 7:30 alle 11:00, presso la sede ad Atena Lucana Scalo.
– Filomena Chiappardo –