“Aiutate le aziende pirotecniche del Parco, sono in gravi difficoltà“. È l’appello che il Codacons Cilento rivolge ai vertici della Regione Campania e ai sindaci affinché vadano incontro alle difficoltà del settore, ormai in ginocchio.
“Il Covid ha cancellato da tempo la possibilità di svolgere sagre, feste patronali e adesso anche le feste natalizie – afferma Bartolomeo Lanzara, Presidente Codacons Cilento -. Non sarà quindi un capodanno di fuochi d’artificio. A causa del Coronavirus, i sindaci sono stati costretti ad annullare le feste tradizionali natalizi per evitare assembramenti così il settore pirotecnico si ritrova in sofferenza e chiede l’intervento del Governo e della Regione“.
Il comparto solo nell’area del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni conta tra rivenditori e fabbriche circa 20 aziende, con un giro d’affari di diversi milioni di euro, che si sono rivolte al Codacons per essere ascoltate ed aiutate.
“Il nostro appello ha l’intento di richiamare l’attenzione sulle difficoltà di numerose aziende del settore, che sembra sia l’unico a non essere tutelato – continua Lanzara -. Le aziende lamentano una pesante crisi di liquidità. I magazzini sono pieni e senza la possibilità di vendere. Gran parte è a rischio chiusura, se non si potrà sfruttare il periodo natalizio“.
Gli operatori chiedono che venga aperto, nel più breve tempo possibile, un tavolo con le autorità competenti che ascolti i problemi della categoria.
“Il rischio è il licenziamento di tanti lavoratori e contestuale chiusura delle aziende – conclude Lanzara -. Un rischio che il Cilento e il Vallo di Diano non possono permettersi“.
– Paola Federico –