Blitz a contrasto della pratica dell’ombrellone selvaggio. All’alba di questa mattina ad Agropoli sono entrati in azione sulle spiagge cittadine gli operai della Sarim, i quali hanno provveduto alla raccolta di tutti gli ombrelloni e delle altre attrezzature da mare che erano state lasciate incustodite sull’arenile, stato di cose che si configura come occupazione abusiva di demanio marittimo. In virtù dell’ordinanza firmata dal sindaco Adamo Coppola lo scorso 9 luglio, gli ombrelloni e le altre attrezzature lasciate sulla spiaggia libera oltre il tramonto vengono considerati rifiuti e come tali vengono raccolti e avviati a recupero/smaltimento.
Ieri sera, invece, si è svolta un’altra operazione, che ha visto impegnati gli agenti della Polizia Municipale di Agropoli, tesa soprattutto al controllo delle attività commerciali gestite da indiani, pakistani e persone originarie del Bangladesh. Sono stati sanzionati i titolari di cinque attività presenti tra il centro cittadino, via Mazzini e la periferia, per indebita occupazione di suolo pubblico. La sanzione ammonta a 169 euro per ogni commerciante non in regola. La documentazione sarà ora trasferita all’Ufficio Attività economiche e produttive del Comune che produrrà richiesta agli esercenti multati di ripristino dello stato dei luoghi. In caso contrario, il sindaco Coppola procederà ad ordinanze di chiusura ad hoc delle attività fino all’attuazione del ripristino.
Sono in corso ulteriori accertamenti tesi a chiarire la posizione delle persone controllate al fine di verificare l’effettivo possesso del permesso di soggiorno che giustifichi la loro presenza in Italia.
“L’immagine del decoro urbano e il rispetto delle regole – afferma Coppola – per noi sono fondamentali. Il blitz di questa mattina e i controlli di ieri sera sono tesi a contrastare pratiche che, oltre ad essere irrispettose della legge, si configurano come danno di immagine per la nostra città. Tali controlli andranno avanti anche nei prossimi giorni, allo scopo di ripristinare l’ordine e il rispetto della legge“.
– Chiara Di Miele –