Un confronto aperto e costruttivo tra giovani per discutere di politica e delle tematiche che attualmente più stanno tenendo banco. Questo al centro dell’iniziativa “Agorà, la piazza delle idee” tenutasi ieri pomeriggio a Sassano all’interno dello storico Palazzo Picinni.
L’incontro si è aperto con i saluti del sindaco Tommaso Pellegrino, del vicesindaco Antonio D’Amato e di Michele Villano, membro del Forum dei Giovani di Sassano. “La politica non è una cosa negativa, non è corruzione – ha sottolineato il primo cittadino – fare politica significa prendere scelte per il territorio e per chi lo vive assumendosi delle responsabilità. E’ bello vedere un confronto tra giovani e ascoltare la loro idea della politica in un momento di crisi della nostra società e anche delle istituzioni. I giovani sono il futuro del Paese e devono iniziare ad individuare le idee che partono dai nostri territori, perchè sono queste le palestre più importanti che formano e strutturano“.
Il confronto, moderato da Giuseppe Manzolillo del Forum dei Giovani di Teggiano e basato su una serie di domande inerenti diverse tematiche, ha dato la possibilità a sei giovani attivisti politici del territorio di esporre la propria idea in 3 minuti per ciascun argomento trattato. A discutere di occupazione giovanile, agricoltura nel Vallo di Diano, politiche energetiche e nucleare, energie rinnovabili, trivellazioni petrolifere, gestione pubblica o privata della risorsa idrica, immigrazione e cultura sono stati Domenico Chirico della segreteria provinciale dei Giovani Democratici di Salerno, Giacomo Caporrino, giovane attivista del Movimento 5 Stelle, Mario Migliaccio, presidente regionale di Gioventù Nazionale in Basilicata, Fabio Leuzzi, responsabile immigrazione, sicurezza e integrazione del movimento Noi con Salvini Vallo di Diano e Alburni, Marianna Morello, coordinatrice dei giovani di Forza Italia Vallo di Diano e Vito Panzella, giovane indipendente di sinistra.
Le conclusioni finali dell’incontro sono state affidate ai due organizzatori, Carmine Giovanni Rubino e Giuseppe Ferro.
– Chiara Di Miele –