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Dal 4 aprile sarà possibile procedere d’ufficio anche nel caso di lesioni personali ai professionisti sanitari sia che si tratti di lesioni lievi sia gravi o gravissime, indipendentemente dalla volontà della vittima di sporgere querela.
È un ulteriore passo in avanti a tutela delle vittime di aggressioni e violenze nell’esercizio delle loro funzioni.
“E’ la dimostrazione che la nostra pressante azione inizia a dare i frutti concreti – afferma il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio – Ora chiediamo immediate misure organizzative per completare l’azione di tutela”.
L’annuncio è stato accolto con gioia anche dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” che ha rivendicato l’impegno profuso alla causa. “E’ arrivata la tanto agognata ‘procedibilità d’ufficio’: una vittoria tutta nostra”, ha affermato.
“Nessuno tocchi Ippocrate” ha spiegato che dal 2017 chiedono “la qualifica di ‘Pubblico ufficiale’ per tutto il personale sanitario, in pratica la qualifica manca, ma le tutele ad essa correlate arrivano a rate e lentamente”.
Dunque la Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo n. 31 del 19 marzo, che modifica il codice penale in tema di procedibilità d’Ufficio per il reato di lesioni personali e di procedibilità a querela del reato di danneggiamento difende l’integrità degli operatori sanitari.