Il ministro della Salute Orazio Schillaci questa mattina ha tenuto un incontro con gli Ordini delle professioni sanitarie, a seguito delle aggressioni avvenute nei giorni scorsi in alcuni ospedali del Paese. Al termine della riunione il ministro ha annunciato che “lo strumento più utile per cercare di combattere questo fenomeno inaccettabile, ovvero le aggressioni del personale sanitario, è quello di introdurre sempre l’arresto in flagranza di reato, anche differito“.
Sul tema è intervenuto il segretario nazionale della UGL Salute, Gianluca Giuliano: “Siamo assolutamente concordi con il ministro della Salute Orazio Schillaci nell’applicazione dell’arresto in flagranza di reato, anche differito, per chi si rende colpevole di aggressioni nei confronti del personale sanitario – ha affermato – Mettere in sicurezza i nostri professionisti è un dovere civile da cui nessuno può sottrarsi”.
Secondo Giuliano “l’inasprimento delle pene introdotto da tempo non ha prodotto risultati sostanziali. L’escalation di episodi di violenza è al momento inarrestabile e riteniamo giusto utilizzare ogni mezzo a disposizione per porre fine a quello che si sta trasformando in un massacro giornaliero. Si, non ritengo eccessivo il termine massacro perché i rischi a cui va incontro chi si occupa quotidianamente di curare i cittadini sono sempre maggiore”.
Il segretario ricorda come da tempo UGL Salute aveva richiamato l’attenzione al problema: “Ora, grazie anche alla sensibilità sull’argomento mostrata dai ministri Schillaci, Piantedosi e Nordio, dalle vuote parole ascoltate per troppo tempo si sta cercando di passare a fatti concreti. Chiediamo quindi che l’arresto in flagranza possa essere utilizzato tempestivamente come ulteriore deterrente. Riteniamo altresì giusto aprire un dibattito sulla proposta del Daspo sanitario che avevamo formulato tempo addietro ed oggi riproposta del Senatore Ignazio Zullo, che prevede di escludere gli autori di atti di violenza sui sanitari da cure e assistenza gratuite, a parte interventi salvavita e di urgenza. Noi non volteremo mai le spalle ai tanti professionisti impegnati a garantire il diritto alla salute dei cittadini combattendo sempre al loro fianco contro i violenti, per la loro sicurezza, i loro diritti e la loro dignità”.