Il Centro Antiviolenza Aretusa prende posizione sulla violenza subita da una donna a Sala Consilina per la quale l’ex marito è stato arrestato dai Carabinieri della locale Compagnia al comando del Capitano Paolo Cristinziano. L’arresto è scaturito all’esito delle indagini condotte dai militari dopo la denuncia della donna, vittima di violenza dal 2010.
“L’uomo – fanno sapere dal Centro Antiviolenza Aretusa – dopo un lungo inseguimento in auto, ha speronato la macchina dell’ex moglie, costringendola a fermarsi. La donna terrorizzata è inizialmente scappata dall’abitacolo, ma è stata raggiunta dall’uomo che l’ha aggredita violentemente. L’ex marito si è fermato solo quando una passante, accorsa per le urla della donna, è intervenuta in suo aiuto e ha chiamato immediatamente il 118. La vittima, viva per miracolo, è ricoverata in ospedale, traumatizzata e spaventata per quanto successo”.
Secondo il Centro, non era la prima volta che l’ex marito risultava violento nei confronti della donna. Difatti, erano anni che la donna subiva violenze e da qualche tempo si era rivolta proprio al Centro Antiviolenza Aretusa del Consorzio Sociale di Zona S10 gestito dall’Associazione Differenza Donna.
“Siamo felici che la signora sia viva, ma sappiamo bene il rischio che ha corso – ha dichiarato la responsabile del Centro, la dottoressa Caterina Pafundi – Il Centro Antiviolenza infatti aveva sollecitato una misura tempestiva per la tutela psico-fisica della signora, tramite una valutazione di elevato rischio di femminicidio. Il risultato di una misura cautelare è dovuto ad un lavoro di sinergia che abbiamo portato avanti con le Forze dell’Ordine e con la Procura. E’ necessario, per la tutela e protezione delle donne vittime di violenza, che si lavori in rete e con tempestività”.
Il Centro Antiviolenza Aretusa è attivo sul territorio dal 2016. L’obiettivo è quello di sostenere e accogliere le donne vittime di violenza attraverso servizi specializzati e gratuiti, come l’ascolto telefonico, i colloqui di sostegno, la valutazione del rischio, la consulenza legale, l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro e il lavoro in rete con Istituzioni, Procura, Forze dell’ordine, servizi Socio-Sanitari. Queste mansioni vengono svolte da operatrici esperte in violenza di genere, nel rispetto della privacy e dell’anonimato.
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