Dopo il tentativo di aggressione con ascia subito dalla Polizia Municipale di Polla da parte di una donna sottoposta ad Accertamento Sanitario Obbligatorio, interviene “Il Fuori Coro”, compagine di ufficiali ed agenti appartenenti a vari comuni d’Italia.
“Situazioni limite una tantum? No, tutt’altro! Ordinaria amministrazione per chi veste i panni della Polizia Locale che quotidianamente subisce minacce, aggressioni e lesioni. Nomi di colleghi sconosciuti o dimenticati da politici ed amministratori della cosa pubblica ma ben noti e commemorati da chi il disagio e gli incerti del mestiere li vive quotidianamente. Ma potrebbe essere possibile limitare queste situazioni di pericolo o almeno avere a disposizione strumenti e protocolli operativi per contenere questi episodi di violenza e di pericolo? Si, sarebbe possibile se chi amministra a qualsiasi livello la vita comunitaria prendesse atto della ‘guerriglia urbana’ che quotidianamente anche la Polizia Locale combatte e per la quale conta i propri feriti”, spiega l’associazione.
La soluzione che “Il Fuori Coro” propone è quella dell’uso legittimato del taser e di protocolli chiari ed efficaci per gli interventi di ASO e TSO. “Il taser, infatti, oltre che un valido deterrente sarebbe un ottimo sistema di protezione e difesa per gli agenti che spesso sono inermi davanti a situazioni di emergenza. Un colpo di taser, oltre che a scongiurare aggressioni e lesioni a nostro carico, sarebbe motivo di riflessione per alcuni e motivo di plauso per altri perché nascono proprio dal cittadino le richieste di sicurezza ed ordine. Dunque perché non cominciare a prendere atto di come i percorsi di legalità abbiano più effetto se supportati da strumenti idonei ed efficaci? Taser, protocolli operativi, risorse umane ed economiche per i vari Comandi, incentivi per i giovani a concorrere per la Polizia Locale ultimamente in crisi di vocazioni, ecco le tante soluzioni che potrebbero rientrare nella Riforma ogni giorno sempre più necessaria per la nostra assoluta e fondamentale presenza sul territorio”.
La compagine, oltre ad esprimere solidarietà ai colleghi, chiede che le loro richieste vengano ascoltate. “Non è più possibile che nessuno presti orecchio a ciò che da anni tentiamo di fare capire. I cambiamenti sociali e comunitari si susseguono a velocità sostenuta e noi poliziotti locali non possiamo permetterci di correre dietro ed arrancare”.
Inoltre chiedono anche al sindaco di Polla, Massimo Loviso, di farsi carico delle loro richieste di Riforma e tutela presso le opportune sedi istituzionali.
- Articolo correlato: