Da ieri la Corte d’Appello di Napoli ha ordinato la trascrizione di due sentenze del Tribunale civile di Lille, in Francia,con cui si riconosce l’adozione di due bambini figli di Giuseppina La Delfa e Raphaelle Hoedts, docenti madrelingua dell’Università di Salerno sposatesi in Francia nel 2013.
La Corte ha ribadito il proprio precedente, riguardante Giuseppina La Delfa, del luglio 2015 con il quale ha ordinato la trascrizione del matrimonio contratto all’estero, ribadendo l’idea di una “libera portabilità degli status” nell’ambito dell’Unione Europea e che “non vi è alcuna ragione per ritenere in linea generale contrario all’ordine pubblico un provvedimento straniero che abbia statuito un rapporto di adozione piena tra persone coniugate e i rispettivi figli riconosciuti dei coniugi, anche dello stesso sesso“.
La Corte di Appello di Napoli ha quindi condannato i Comuni di Serino e Santo Stefano del Sole (Avellino) per il rifiuto opposto alla famiglia La Delfa-Hoedts a pagare in solido oltre 5.000 euro per le spese di lite. Inoltre da adesso dovranno trascrivere le adozioni e aggiornare i cognomi dei figli della coppia in La Delfa Hoedts.
“Io e Raphaelle e Lisa (Andrea non capisce niente tranne che andiamo a festeggiare) siamo davvero felicissime. – dichiara Giuseppina La Delfa a margine del favorevole risultato – Oltre ad essere una vittoria personale e familiare è, per me soprattutto, un’immensa vittoria politica. Siamo ancora sulla breccia e mai ci fermeremo finché in europa tutti i cittadini non avranno davvero pari tutele e pari doveri. C’è ancora tanto da fare ma colpo dopo colpo e grazie all’intelligenza e al cuore di tanti ce la stiamo facendo“.
Giuseppina La Delfa è tra le fondatrici dell’associazione Famiglie Arcobaleno e si batte da anni per dare dignità e riconoscimento alla genitorialità omosessuale e transessuale.
“Questa sentenza conferma una volta ancora che la mancanza di una legge a tutela dei figli delle persone omosessuali non esime l’Italia dal riconoscere a questi i diritti fondamentali che spettano loro. – sostiene Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno – Lo stralcio della stepchild adoption dalla legge sulle unioni civili è stato una battuta d’arresto, ma noi continuiamo a chiedere il riconoscimento pieno della nostra genitorialità per la tutela dei diritti dei nostri figli e delle nostre figlie“.
– Chiara Di Miele –
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Ma perche’ non se ne tornano in Francia. comunque e’ uno schifo.