E’ scomparso all’età di 83 anni il regista Ruggero Deodato considerato uno dei massimi rappresentanti dell’horror italiano e autore di “Cannibal holocaust” e “La casa sperduta nel parco”.
Era nato a Potenza il 7 maggio del 1939 e aveva iniziato a muovere i primi passi nel mondo del cinema come comparsa per poi affermarsi come regista e sceneggiatore. Inizialmente intraprese la strada come regista di commedie e polizieschi per poi dedicarsi all’horror e più precisamente al genere cannibal.
Ha esordito al fianco di Roberto Rossellini ed ha lavorato con esponenti di primo piano del “B-Movie all’italiana” tra i quali Sergio Corbucci e Antonio Margheriti. Il successo arrivò con la trilogia dei cannibali composta da “Ultimo mondo cannibale” del 1977, primo film italiano a mostrare atti di cannibalismo, seguito poi da “Cannibal Holocaust” del 1980 e “Inferno in diretta” del 1985.
Il film “Cannibal Holocaust” ottenne un grande successo: era caratterizzato da numerose scene violente e reali uccisioni di animali che costarono al regista ben 4 mesi di carcere con la condizionale. Per questo conquistò l’appellativo “Monsieur Cannibal”.
Nel 2007 fece parte del cast di “Hostel: Part II”, diretto da Eli Roth interpretava un cannibale italiano che in una scena mangia un uomo. A volerlo fu il produttore del film Quentin Tarantino che era un suo grandissimo fan.
“Ho appena saputo che Ruggero Deodato ci ha lasciato. Con lui ho diviso una stagione bellissima di cinema. Abbiamo iniziato praticamente insieme un percorso parallelo che in questi anni di rivalutazione del nostro cinema, ci ha ‘goliardicamente’ portato in giro per il mondo, insieme. Ciao Ruggero!” commenta il regista e sceneggiatore Sergio Martino su Facebook.