“Giustizia e verità per Francesco” recita uno dei tanti striscioni esposti durante la marcia silenziosa che ha avuto luogo ieri sera ad Auletta e voluta dalla famiglia di Francesco Morriello.
Il 15enne di Buccino a luglio ha perso tragicamente la vita in seguito ad un incidente stradale lungo la SS19 tra Auletta e Buccino. Si trovava in sella al suo scooter per far rientro a casa quando, per cause da accertare, ne ha perso il controllo finendo sull’asfalto.
Proprio perché determinati a scoprire la verità, la mamma e il papà chiedono alle autorità competenti che si faccia luce sulla vicenda e che nulla sia lasciato al caso.
Tantissime persone, accorse anche dai paesi limitrofi, si sono ritrovate in largo Braida e hanno attraversato in modo composto il paese. All’arrivo in centro, il silenzio assordante è stato interrotto dal lancio di tantissimi palloncini bianchi e celesti e da un lunghissimo e commovente applauso.
“Grazie a tutti per il sostegno che ci state dando” commentano i genitori.
Non hanno fatto mancare la loro vicinanza il sindaco Antonio Caggiano con l’Amministrazione comunale e il parroco don Vincenzo Addesso.
“Chiediamo che si indaghi a 360 gradi e che non ci sia un’idea precostituita sull’accaduto – dichiara l’avvocato Vincenzo Morriello – Abbiamo dei dubbi che sono sorti facendo dei ragionamenti. Ci sono dei paesi che parlano e a chiunque si chieda diranno che questa vicenda ha qualche fatto poco chiaro, qualcosa è accaduto e vorremmo sapere cosa. Abbiamo fiducia nella Magistratura e siamo certi che farà il massimo. Lo dobbiamo a questo ragazzo che ha perso la vita. Siamo cittadini, abbiamo tutti senso civico e vogliamo che si faccia giustizia. Può darsi che si è trattato di un incidente, l’ipotesi iniziale, e accetteremo questa realtà però non credo si possa liquidare tutto su due battute dopo tutti i dubbi che sono sorti”.
La famiglia Morriello e il legale hanno presentato un dossier in cui hanno illustrato i dubbi e indicato qualche canale d’indagine alla Procura. “Depositeremo a breve anche una consulenza di parte. Ci sono dei dubbi sulla dinamica anche perché sembrerebbe che lo scooter abbia minimi danni rispetto ad un impatto così violento”.
“Faccio appello alle persone che sanno qualcosa di farsi avanti e suggerisco di andare dai Carabinieri. Ma se proprio non vogliono andarci per timore, poiché abbiamo la possibilità di compiere indagini investigative e difensive, possono rivolgersi a me o contattare i familiari, poi insieme troviamo un modo per mantenere la loro riservatezza” conclude l’avvocato Morriello.