Anche se siamo completamente immersi nell’era digitale, dove la carta dovrebbe essere sostituita dai “bit”, con buona pace dell’ambiente, nei Comuni è impossibile fare a meno di carta, cancelleria e stampati.
Analizzando i dati ufficiali relativi alle spese della voce “cancelleria” degli enti comunali del Vallo di Diano vengono fuori delle sorprese soprattutto per quanto riguarda alcuni piccoli comuni. Complessivamente ai comuni del comprensorio valdianese la voce cancelleria è costata nello scorso anno 112460 euro.
Normalmente ci si aspetterebbe che a spendere di più sia stato il Comune più grande del comprensorio, ossia Sala Consilina. Le cose però non stanno così. Nella classifica delle spese per carta, cancelleria e stampati il primo posto è occupato dal Comune di Padula che nel 2015 ha speso 19339 euro, a seguire con 16348 euro c’è il piccolo Comune di Casalbuono e al terzo posto c’è ancora un piccolo comune, si tratta di Auletta che ha affrontato una spesa di 14496 euro.
Questi 3 comuni messi insieme arrivano ai due terzi degli abitanti di Sala Consilina che invece ha speso 12713 euro. Una spesa a cinque cifre è anche quella di Teggiano che ha investito in carta e cancelleria 10338 euro. Le ultime tre posizioni sono occupate, in ordine decrescente, da Sassano (647,65 Euro), Pertosa (280) ed Atena Lucana che nel 2015 non ha speso nemmeno un centesimo.
Queste invece le cifre spese da tutti gli altri comuni: Buonabitacolo (5578,63), Montesano sulla Marcellana (5398,50), Salvitelle (5204,05), Polla (4137,46), San Rufo (3724,79), Sant’Arsenio (3532,36), Sanza (3469,49), Caggiano (3084,11), San Pietro al Tanagro (3043,41), Monte San Giacomo (1132,67).
– Erminio Cioffi –