Stava deponendo in aula a favore di un amico quando fu accusato di abusi sessuali da una prostituta: ieri, dopo 7 anni, è giunta la sentenza di assoluzione.
I fatti iniziano nel 2015: un ebolitano si ritrovò da testimone ad imputato in pochi minuti per violenza sessuale, rapina e sequestro di persona.
Il racconto della donna non ha convinto i giudici che, alla fine, hanno assolto l’imputato dalle gravi accuse dopo che gli avvocati sono riusciti a dimostrare che la sera dell’accaduto non si trovava a Pontecagnano.
La violenza risale al 2011: la prostituta aveva allertato i Carabinieri denunciando una violenza di gruppo. Partono le indagini, si cercano 3 uomini: uno viene trovato, è ebolitano. Gli altri due, invece, rimarranno nell’ombra. Viene chiamato a deporre in tribunale l’amico dell’imputato e qui la situazione prende una piega inaspettata: la donna accusa l’uomo che si tratta del secondo violentatore. L’udienza viene sospesa, le accuse finiscono in Procura. Nei giorni scorsi è giunta l’assoluzione.
Per il primo imputato, invece, è giunta una condanna a 4 anni e 2 mesi di reclusione che ha già scontato. Ad incastrarlo fu il suo cellulare.