Il fatto non costituisce reato. Per questo motivo il sindaco di Balvano, Costantino Di Carlo, è stato assolto dall’accusa di abuso di ufficio riguardante un appalto per l’affidamento di una cava situata sul territorio comunale.
Si conclude così, dopo dieci anni, la vicenda che ha riguardato non solo il sindaco di Balvano ma anche il responsabile del procedimento, Gerardo Setaro, e il segretario comunale, Angela Stolfi. Entrambi sono già stati prosciolti nel corso dell’udienza preliminare del procedimento. Risultavano essere indagati anche i componenti della Giunta comunale dell’epoca, che però da tempo hanno deciso di accettare la soluzione di intervenuta prescrizione.
Di Carlo aveva deciso di rinunciare alla prescrizione per andare fino in fondo alla vicenda. L’accusa riguardava, nel dettaglio, il via libera alla concessione, nel 2011, al rinnovo quinquennale del contratto di fitto di una cava. A seguito di diverse udienze, si è concluso quindi il procedimento ed è stata accolta la richiesta di assoluzione avanzata dal difensore di fiducia di Di Carlo, l’avvocato Gianpaolo Carretta.
“In questi anni – ha dichiarato Di Carlo – sono stato accusato di aver rinnovato illegittimamente il contratto di una cava, di aver ricevuto case, e accuse varie. Ma ho voluto rinunciare alla prescrizione per dimostrare che tutto ciò non era vero e sono andato fino in fondo. Il giudice ha ritenuto il mio operato corretto“.
La sentenza è arrivata nel pomeriggio di ieri da parte del Collegio del Tribunale di Potenza, presieduto dal giudice Rosario Baglioni.
– Claudio Buono –
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