Grazie all’approvazione del decreto legge con misure urgenti in economia e finanza a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili, il secondo acconto IRPEF previsto per novembre per imprese e professionisti titolari di partita IVA slitta al 16 gennaio 2024.
REGOLE ATTUALI
Le imposte vengono versate dai contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi utilizzando il Modello F24, entro termini prestabiliti che variano a seconda della tipologia di contribuente:
- persona fisica;
- società di persone;
- società di capitali o ente equiparato.
In via generale, i versamenti delle imposte sui redditi (Irpef o Ires) vengono effettuati attraverso due tranche di pagamento:
- il saldo relativo all’anno oggetto della dichiarazione;
- l’acconto per l’anno successivo, pagabile in una o in due rate, in relazione all’importo.
Per le persone fisiche, il saldo, salvo proroghe, e l’eventuale prima rata di acconto devono essere versati entro il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione con possibilità di effettuare, eventualmente, il versamento entro i successivi 30 giorni con una maggiorazione dello 0,40%. La seconda o unica rata di acconto deve essere versata entro il 30 novembre.
L’acconto Irpef, pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno e riferita all’anno precedente, è richiesto quando è superiore a 51,65 euro (al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta, delle ritenute e delle eccedenze) e deve essere versato, a seconda dell’importo, con:
- unico versamento, entro il 30 novembre, se l’acconto è inferiore a 257,52 euro;
- due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima pari al 40% entro il 30 giugno (insieme al saldo), la seconda, il restante 60%, entro il 30 novembre.
Il saldo e la prima rata di acconto possono essere versati in rate mensili mentre l’acconto di novembre deve essere pagato in unica soluzione.
RATEIZZAZIONE SECONDO ACCONTO
Nell’emendamento, approvato in Commissione Finanza della Camera il 29 giugno 2023, viene preannunciata la possibilità di spalmare su più mensilità il pagamento del secondo acconto IRPEF dovuto dai titolari di partita IVA, con la possibilità di dilazionare fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese, e l’applicazione degli interessi a decorrere dalla seconda rata. Tale obiettivo, già previsto nella riforma fiscale, è orientato a garantire una distribuzione del carico fiscale nel corso dell’anno.
Pertanto, tale nuova previsione per gli acconti, approvata in data 16 ottobre 2023 anticipa la misura prevista dalla delega fiscale per imprese e professionisti titolari di partita IVA all’acconto di novembre 2023 con l’opportunità di rateizzare fino a giugno 2024.