Il servizio di accoglienza dei migranti affidato ad una cooperativa sociale senza una procedura selettiva, in cambio di assunzioni di amici e persone vicine alla politica, con un titolare di progetto fittizio e senza le professionalità previste dalle indicazioni del Ministero: sono alcuni dei particolari di un’indagine della Procura di Potenza che ha portato al divieto di dimora disposto per il sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani, per due assessori e per un consigliere comunale del centro lucano.
I dettagli dell’inchiesta, con le indagini svolte dai Carabinieri, sono stati illustrati questa mattina a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, dal Procuratore di Potenza, Luigi Gay, e dal pm, Veronica Calcagno.
Gli altri divieti di dimora sono stati disposti per gli assessori comunali Pietro Farenga e Giuseppe Savastano, e per il consigliere comunale Vincenzo Caputi.
Per la titolare della cooperativa sociale “Un sorriso”, Gabriella Errico, è stato disposto invece il divieto di esercizio di attività imprenditoriale per sei mesi. Gli indagati sono complessivamente nove, con accuse a vario titolo di truffa aggravata ai danni dello Stato, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, violazione delle norme sugli appalti, corruzione e falso.
Le indagini sono iniziate a marzo 2015, in base a un’informativa dei Carabinieri sull’affidamento diretto del servizio alla cooperativa “Un sorriso” da parte della Giunta comunale.
Nella cooperativa, inoltre, sarebbero state indicate specifiche competenze professionali che nella realtà non esistevano, permettendo di ottenere così un contributo pubblico di circa 319mila euro.
Anche il titolare del progetto di accoglienza era fittizio: la persona indicata negli atti, infatti, era completamente all’oscuro dell’intera vicenda.
– redazione –