“Attraverso un disegno criminoso, ben consapevoli del divieto di frazionamento e di proroga degli appalti, deliberavano l’affidamento diretto per il servizio, procurando intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale, tutto in violazione di più norme di legge o regolamenti”.
E’questo il meccanismo che più frequentemente emerge nell’ordinanza di 130 pagine con diverse intercettazioni firmata dal Giudice per le Indagini Preliminari Sergio Marotta.
Ieri mattina l’inchiesta è arrivata ad una svolta clamorosa con gli arresti ai domiciliari per il sindaco di San Mauro Cilento, Carlo Pisacane, il vicesindaco Fernando Marrocco, due consiglieri comunali Fabrizio Cusatis e Pasqualino Volpe, l’assessore Angelo Di Maria, due funzionari comunali Franco Volpe e Angelo Cilento, il segretario comunale Claudio Auricchio e un imprenditore residente a Polla, titolare di una ditta di rifiuti, Alfonso Palmieri.
Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di concussione, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso ideologico in atto pubblico. Sotto la lente della Procura ci sono gli affidamenti che l’Amministrazione comunale avrebbe definito con alcune ditte locali.
Dall’ascolto di alcune intercettazioni telefoniche e ambientali sono emersi spunti investigativi che hanno dato una svolta alle indagini.
“Qua mi pare che responsabilità nessuno se ne vuole prendere e non me le posso prendere tutte io… che la notte devo dormire, non posso tenere la preoccupazione tutti i giorni, facciamo ste (*****) di gare ed è un bordello che non se ne capisce un (*****)”.
E poi: “Dobbiamo fare un’altra (*****) di delibera, cioè noi stiamo facendo cose we cumbà che veramente arriva qualcuno un giorno di questi, ci prende là dentro e butta le chiavi. Le butta completamente. Noi stiamo andando contro tutta la norma che c’è, la stiamo schifando”.
Da una intercettazione emerge che un funzionario vuole predisporre un bando per regolarizzare le varie situazioni ed evitare di passare un guaio e si lamenta del sindaco con il collega perché, a suo dire, lo esporrebbe a gravi responsabilità a causa delle continue e pressanti richieste di “sistemazione di amici e parenti”.
– Marianna Vallone –
- Articoli correlati:
31/05/2018 – Terremoto giudiziario a San Mauro Cilento. Arriva il Commissario Prefettizio Rosa Della Monica
30/05/2018 – Abuso d’ufficio e corruzione, arrestati il sindaco e 4 amministratori del Comune di San Mauro Cilento