La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, dopo aver coordinato e diretto le investigazioni condotte dall’Aliquota Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria, questa mattina ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal GIP di Potenza, nei confronti di un ex professore, 51enne residente in provincia di Bari, gravemente indiziato dei delitti di violenza sessuale aggravata ed estorsione aggravata nei confronti di un minorenne della provincia di Potenza. Le indagini sono state avviate dopo la trasmissione alla Procura potentina, per competenza territoriale, di una notizia di reato da parte di un’altra Procura della Repubblica. Dalle indagini svolte sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo che, in più occasioni, approfittando del ruolo di educatore, avrebbe abusato di alunni e in seguito li avrebbe minacciati e ricattati.
Secondo quanto raccontato dalla vittima, ritenuta attendibile dal GIP, è emerso che all’inizio del 2016, quando l’arrestato svolgeva un incarico di supplenza per insegnare “Diritto” in un istituto superiore della provincia di Potenza, avrebbe invitato a casa un suo studente, all’epoca minorenne, per aiutarlo a colmare le lacune in alcune materie. Dopo aver carpito la sua buona fede, nel corso di un successivo incontro lo avrebbe toccato nelle parti intime e avrebbe preteso che questi gli consegnasse la biancheria che indossava, per asserite sue “ricerche” in campo medico. Poche settimane dopo questo episodio, il professore si era dimesso dal proprio incarico, ma avrebbe continuato ad inviare messaggi via Whatsapp al suo ex studente, chiedendogli con frequenza anche settimanale di inviargli proprie immagini o filmati a contenuto sessuale, ottenendoli sotto la minaccia di divulgare quanto già in suo possesso. Nonostante il ragazzo avesse anche tentato di bloccare il contatto del suo ex professore, quest’ultimo lo avrebbe contattato con un numero diverso e avrebbe continuato con le stesse richieste. Dall’inizio del 2020 l’arrestato avrebbe cominciato ad estorcere anche denaro al giovane, che attraverso 11 bonifici bancari gli avrebbe inviato complessivamente 3660 euro fino a giugno 2021.
Dalle indagini è stato possibile ricostruire che, sempre nel 2016 e insegnando nella stessa scuola, il 51enne aveva carpito la buona fede anche di un altro alunno, all’epoca già maggiorenne. In quel caso promettendogli di fargli conoscere un noto calciatore barese, lo avrebbe convinto ad inviargli più fotografie in cui indossava la sola biancheria. Il ragazzo ne parlò con i genitori e poi denunciò il professore. Prima che venissero adottati provvedimenti disciplinari nei suoi confronti, questo si dimise dall’incarico nel febbraio 2016, continuando a minacciare il ragazzo per fargli cambiare atteggiamento nei suoi confronti. La denuncia, iscritta per il reato di atti persecutori, fu archiviata nel febbraio 2020 a seguito di un accordo per una soluzione stragiudiziale e della remissione della querela da parte del giovane.
Inoltre è stato appurato che il professore non sarebbe nuovo a questo tipo di condotte. Infatti dalla consultazione del suo certificato del casellario giudiziale sono emersi altri due episodi, avvenuti in provincia di Bergamo nel 2006 e nel 2009, all’epoca in cui aveva ottenuto lì l’incarico di insegnamento. Per quegli episodi nel 2013 e nel 2014 ha riportato due condanne da parte della Corte d’Appello di Brescia per violenza sessuale continuata su alcuni minori, rispettivamente ad un anno e quattro mesi e ad un anno e sei mesi di reclusione, con l’interdizione perpetua da qualsiasi incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in strutture frequentate da minori. Queste condanne sono diventate definitive nell’ottobre 2019. Fino a quel momento il docente ha ottenuto nuovi incarichi come supplente di “Diritto” o di “Laboratorio di scienze e tecnologie meccaniche” dal 2017 al 2020 in provincia di Potenza, dal 2020 al giugno 2021 in provincia di Bari, quando in ragione dei suoi precedenti disciplinari e penali è stato licenziato.
Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità penali nelle condotte di chi, avendo il dovere di sospenderlo o licenziarlo in via definitiva, gli ha consentito di reiterare la commissione di reati grazie alla sua attività di insegnante sino al 2021, nonché per verificare se tra il 2015 ed il 2020 egli possa aver commesso gli stessi gravi reati nei confronti di altri alunni.
L’arrestato, nei cui confronti vale naturalmente la presunzione di innocenza, in esecuzione dell’ordinanza che ne ha disposto la custodia cautelare è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Matera.