E’ sempre alta l’attenzione dei Carabinieri del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni rispetto agli abusi edilizi che si sviluppano nelle aree naturali protette.
Questo è quanto si è verificato a Rofrano, dove il Comando Stazione Carabinieri Parco di Montano Antilia ha accertato la realizzazione di abusi edilizi in località Croce.
Nello specifico, gli agenti hanno notato una baracca, ubicata all’interno di un’area recintata con pali in legno e rete metallica, adibita a fienile, delle dimensioni di 5,20 x 6,15 metri, con copertura e struttura portante realizzata con pali di castagno infissi direttamente al suolo e copertura in legno e lamiere zincate.
L’opera in questione è stata realizzata in un’area inserita nella Zona C2 della perimetrazione definitiva del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni stabilita dal Piano del Parco; nel Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino e nella Zona di Protezione Speciale (Z.P.S.) Monte Cervati e dintorni.
L’Ente Parco già nel 2019 aveva intimato al proprietario la demolizione delle opere abusivamente edificate entro il termine di 90 giorni dalla notifica della stessa ordinanza, ma l’uomo si oppose presentando un ricorso straordinario al Capo dello Stato per l’annullamento dell’ordinanza di demolizione.
Il Ministero della Transizione Ecologica ha trasmesso il Decreto del Presidente della Repubblica con il quale è stato respinto il ricorso, pertanto l’Ente ha proceduto a rinnovare l’ordine demolitorio, assegnando un ulteriore termine di 90 giorni per procedere alla demolizione degli abusi.
Il proprietario di Rofrano dovrà, dunque, procedere all’esecuzione dei lavori di demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi.