Prosegue l’attività a tutela dell’ambiente da parte del Nucleo Provinciale Guardie Accademia Kronos di Salerno all’interno della riserva Foce Sele-Tanagro, un’area di particolare pregio ma da tempo soggetta ad attacchi indiscriminati.
L’ennesimo controllo svolto in stretta intesa con l’Ente Riserva con l’ausilio dei droni ha consentito di accertare che un imprenditore aveva realizzato delle opere edili per la ristorazione e una struttura in legno proprio sull’argine del fiume Sele. Immediata è stata la segnalazione al personale del Nucleo Carabinieri Forestali di Capaccio Paestum che ha avviato una intensa e tempestiva attività investigativa che ha permesso di identificare catastalmente le aree ed i vincoli insistenti ma anche i responsabili delle opere abusive.
Il controllo effettuato alcuni giorni fa ha consentito di accertare che oltre ad una struttura abitativa di circa 40 metri quadri a pochi metri dal fiume, il responsabile di una nota attività di ristorazione aveva realizzato anche un dehors di circa 200 metri quadri su un ampio piazzale pavimentato, il tutto in assenza di qualsiasi titolo abilitativo benché l’area insistesse nella riserva Foce Sele-Tanagro e quindi sottoposta anche al vincolo della competente Soprintendenza.
In sede di accertamento i militari ed il personale tecnico Kronos hanno appurato inoltre che, al fine di creare una nuova scarpata, l’imprenditore in concorso con altre persone aveva favorito un illecito smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, ovvero rifiuti plastici e ferrosi, placche di catrame e residui provenienti dalla scarificatura del manto stradale, rifiuti legnosi, vetro, inerti di origine edilizia, imballaggi, materiale elettrico e centinaia di tappetini antiurto per un’area di circa 600 metri quadri e la realizzazione di una strada abusiva.
Al termine dell’attività i militari hanno posto sotto sequestro le opere abusive in corso di ultimazione, due ampie aree ed una superficie di circa 600 metri quadri, una strada abusiva e segnalato le opere ultimate all’Autorità Giudiziaria per i reati di danneggiamento e distruzione di bellezze naturali in quanto l’area risulta sottoposta a speciali forme di tutela. Contestati inoltre i reati per illecito smaltimento su suolo di ingenti quantitativi di rifiuti, deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi e realizzazione di opere edili in assenza di qualsiasi titolo abilitativo.