Il territorio comunale di Vietri di Potenza ospiterà per un anno le stazioni sismiche per la registrazione dei terremoti, rientrando così in un progetto dell’Università Federico II di Napoli. E’ previsto un esperimento in corso di realizzazione nell’area campana e lucana colpita dal terremoto del 23 novembre 1980, nella quale Vietri di Potenza venne classificato come comune del cratere tra i più disastrati.
Il progetto vede la partnership tra l’Università di Napoli Federico II, il CNR-IMAA di Tito Scalo, il GFZ di Potsdam (Germania), l’Università di Genova, l’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, l’Università di Salerno, l’Università del Sannio e appunto il Comune di Vietri di Potenza che ha sposato l’iniziativa ospitando le stazioni sismiche sul territorio.
“Siamo davvero felici – ha dichiarato il sindaco Christian Giordano – di mettere a disposizione di esperti e istituti di rilievo anche il nostro territorio per uno studio scientifico di estremo interesse. Quando saranno disponibili gli esiti dello studio sarà nostra cura condividere le informazioni con la nostra comunità”.
Lo scopo della ricerca è quello di installare circa 200 stazioni sismiche in 20 comuni dell’area campano-lucana, al fine di migliorare la conoscenza delle faglie capaci di generare i forti terremoti ed intercettare, eventualmente, cambiamenti nel loro stato. I dati raccolti attraverso questo esperimento costituiranno un database unico per la comunità scientifica nazionale e internazionale.
Nell’ambito dell’installazione delle stazioni sismiche sul territorio, i partecipanti al progetto e i docenti hanno sottolineato l’importante collaborazione del Comune e della comunità per la buona riuscita del progetto. In particolare i ricercatori che hanno raggiunto Vietri hanno sottolineato che “nell’installazione degli strumenti i cittadini, le famiglie e gli amministratori sono stati tutti molto collaborativi, partecipi ed entusiasti nell’assumere il ruolo di sentinelle sismiche”.
Le stazioni sismiche sono state installate nel centro abitato nei pressi di Viale Tracciolino, in prossimità del Fiume Melandro e nelle contrade Felpone, Molinello e Santa Maria.