Tre lucani sono stati insigniti dal Premio Internazionale all’impegno sociale, nell’ambito dell’edizione 2018 del memorial “Rosario Livatino – Antonino Saetta – Gaetano Costa”, in ricordo dei tre magistrati siciliani uccisi dalla mafia rispettivamente nel 1990, 1988 e 1980.
I premiati sono Giovanni Bovino e Mario Bagnulo di Balvano e Giuseppe Fidanza di Oppido Lucano. Per la giuria i tre sono “esempio di legalità e giustizia in difesa e per amore del proprio territorio“. Con questa motivazione è stato consegnato il riconoscimento ai tre, durante una cerimonia a Spinazzola, in provincia di Bari, presso l’Istituto Comprensivo “Giuseppe Mazzini”, alla presenza del governatore pugliese Michele Emiliano.
I due balvanesi da tempo sono impegnati a denunciare lo scempio causato dall’eolico selvaggio, e hanno anche creato il comitato “Balvano libera”. Portano avanti una “battaglia di legalità e giustizia“, come amano definirla, provando ad opporsi al proliferarsi delle pale eoliche, che circondano anche le loro abitazioni. Fidanza, agricoltore di Oppido Lucano, è stato invece vittima, lo scorso marzo, di una violenta aggressione in un cantiere eolico, mentre era in compagnia di due giornalisti lucani intenti a svolgere il loro lavoro di cronisti.
“Questo riconoscimento – hanno sottolineato Bagnulo e Bovino – non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Lo condividiamo con tutte le persone danneggiate da questo fenomeno e a tutti coloro che ci sono vicini. Continueremo questa nostra battaglia di legalità e di rispetto dei diritti del prossimo“.
La cerimonia a Spinazzola è stata presentata dal giornalista Cosimo Forina.
– Claudio Buono –