Numerosi coloro che ieri pomeriggio hanno preso parte a Teggiano alla fiaccolata in memoria di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta in Veneto, e di tutte le donne vittime di violenza, organizzata dall’Unione Studenti del Vallo di Diano e da Futura Pride.
Con le candele accese tra le mani, in Piazza IV Novembre, i partecipanti hanno avuto modo di riflettere sulla drammatica morte della giovane laureanda in Ingegneria biomedica.
“Era un po’ possessivo, ma non era pericoloso’, ‘La amava, le faceva i biscotti’, ‘Era un bravo ragazzo’ sono solo alcune delle dichiarazioni che ci dimostrano che Filippo non è un mostro, non è malato, non è pazzo, è solo il perfetto prototipo del sistema patriarcale – dichiarano gli organizzatori della lodevole iniziativa – .Filippo è come lo vuole il sistema. Un sistema che ti insegna fin da bambina che se un ragazzo ti prende in giro è perché gli piaci, se ti guarda sotto la gonna o vuole toccarti è perché vuole essere il tuo fidanzatino, anche se tu non lo vuoi. Un sistema che ti insegna a rappresentare le donne come oggetti per il piacere maschile, dove se dici di no sei frigida, hai qualcosa che non va. Un sistema che non riesce a dedicarci uno spazio mediatico adeguato neanche quando si parla di violenza di genere, in cui leggiamo continuamente articoli di uomini che vogliono parlare al posto nostro dando una narrazione distorta delle nostre vite e dei nostri corpi”.
A intervenire è stata Irene Mele, coordinatrice dell’Unione Studenti Vallo di Diano, mentre erano presenti, tra gli altri, la sindaca di Monte San Giacomo Angela D’Alto, quello di Buonabitacolo, Giancarlo Guercio, e Caterina Pafundi del Centro Antiviolenza Aretusa.
Durante la serata i presenti stanchi dei continui silenzi hanno fatto un minuto di rumore.