“Case di Potenza: 40 anni di ritardi e promesse mancate”. Di questo tema che ormai da quattro decenni riguarda 350 famiglie di Potenza si è occupato il programma televisivo “Storie Vere” su Rai 1 condotto da Eleonora Daniele.
L’inviato Vittorio Introcaso è ritornato con un collegamento in diretta a Potenza per raccontare lo stato di degrado in cui vivono le centinaia di famiglie ormai da quarant’anni, in seguito al disastroso sisma del 23 novembre 1980.
“Sono in questo prefabbricato – ha dichiarato una delle abitanti, Livia – dal marzo del 1985. Ci aspettavamo in questi anni che qualcuno mantenesse le promesse per avere una casa vera. Ma solo chiacchiere. Le case le hanno fatte ma le hanno date a chi è arrivato per ultimo nelle baracche. Qui vivono persone con malattie e con redditi bassi. Qualcuno ci ha fatto visita, le parole sono sempre le stesse: provvederemo. Ma attendiamo ancora da anni”.
Si tratta di strutture all’interno della cittadella denominata “Bucaletto”. Prefabbricati che, come hanno dimostrato le immagini di “Storie Vere”, sono fatiscenti, piene di umidità e con il legno che non regge più.
“Ci hanno fatto entrare nei prefabbricati già rotti con tanto di documenti in cui il Comune si impegnava a fare i lavori, ma niente “, ha invece commentato un’altra abitante della cittadella, Carmela.
Tra gli ospiti in studio anche Alessandro Cecchi Paone che ha condannato fermamente questa situazione chiedendo di intervenire e don Aldo Bonaiuto, un noto parroco: “Quando si parla della dignità della persona – ha riferito – e poi si vedono queste immagini, parlando di un Paese che è tra le più grandi potenze al mondo, è davvero triste e mi chiedo se qualcuno, tipo un parlamentare, vorrebbe prendere il posto di queste persone”.
Durante la trasmissione, Eleonora Daniele ha fatto sapere che è stato interpellato il Comune di Potenza che ha preso in carica la situazione. L’augurio di tutti gli ospiti e delle persone che vivono a Bucaletto è quello di poter avere presto una sistemazione dignitosa ed uscire dai prefabbricati fatiscenti e in molti casi inagibili.
– Claudio Buono –