Con un silenzio assordante è iniziata questo pomeriggio a Scario la marcia per la giornata dedicata alla violenza contro le donne, diventata una piaga sociale dai confini inarrestabili.
Uno dei mali del secolo che oggi ha portato per le strade del comune di San Giovanni a Piro donne, uomini e bambini che hanno detto no alla violenza contro le donne.
Una marcia silenziosa accompagnata solo da una voce di sottofondo che elencava alcuni dei femminicidi commessi negli ultimi mesi. Michela di Pompeo, Antonietta Ciancio, Nunzia Maiorano e Anna Carusone sono solamente alcuni dei nomi pronunciati per ricordare tutte quelle donne che non ce l’hanno fatta, che sono state uccise dalla furia brutale dei loro mariti.
Ma alla marcia erano presenti anche tre famiglie di origine africana che grazie all’ospitalità del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati di Torre Orsaia, sono riuscite a lasciarsi alle spalle una vita fatta di violenze e maltrattamenti.
Blessing, Mercy e Rosamary sono tre donne nigeriane che, in compagnia dei loro bambini, hanno voluto presenziare al corteo questo pomeriggio per dimostrare che una nuova vita ci può essere, seppure con mille difficoltà. Una marcia che ha attraversato i tre centri del comune di San Giovanni Piro e che si è concluso con un flash-mob realizzato sulle note di “Malo”, canzone dell’artista Bebe.
“Anche quest’anno abbiamo dato voce a una tematica così importante – ha detto l’assessore alle Pari Opportunità Maria Sorrentino – Il nostro intento è quello di mantenere sempre alta l’attenzione nei confronti di tali problematiche”.
Presente alla manifestazione anche Pia De Cesare, assistente sociale del Centro Antiviolenza Iris di Sapri: “Il numero delle donne che subiscono violenze è in netto aumento – ha dichiarato – Noi del centro antiviolenza siamo presenti sul territorio e staremo sempre al fianco delle donne”.
– Maria Emilia Cobucci –