Si è tenuta nella giornata di domenica a Savoia di Lucania una battuta di caccia straordinaria al cinghiale indetta con ordinanza firmata dal sindaco, Rosina Ricciardi, costretta a ricorrere all’urgente strumento a causa delle numerosi segnalazioni.
Danni alle colture, pericolo incidenti e per la pubblica e privata incolumità sono presenti a causa dei numerosi cinghiali. Una battuta di caccia che ha portato ad abbattere una decina di cinghiali anche in prossimità del centro abitato. Una eccessiva presenza, come aveva già evidenziato il sindaco, che ha provocato anche panico tra la cittadinanza.
Il gruppo di cacciatori era composto da 27 persone e guidato da Marco Mangieri, cacciatore con abilitazione di selecontrollore. Presenti anche cacciatori di paesi limitrofi muniti di licenza per l’esercizio venatorio e maturata esperienza.
La notizia importante è che non c’è nessun allarme della malattia “Trichinella” nelle carni dei cinghiali catturati nel Potentino. Ci tengono a smentire alcune voci i cacciatori dato che si vociferava di una possibile Trichinella, vale a dire vermi cilindrici che sono in grado di infestare l’animale e l’uomo attraverso il consumo di carni crude e poco cotte.
Una psicosi che si è scatenata in tutta Italia negli ultimi mesi a seguito di alcuni contagi che avevano interessato una decina di persone in Piemonte che, si è poi scoperto, avevano mangiato salumi prodotti con carni non controllate.
L’Istituto Zooprofilatico ha effettuato oltre 81mila esami per la ricerca di Trichinella, trovando solo tre positività negli ultimi tre anni. La carne dei cinghiali abbattuti a Savoia, analizzata, risulta priva di ogni malattia o infezione.
-Claudio Buono-