Un nuovo gruppo denominato “Viva il Porto di Sapri” è nato nei giorni scorsi nella cittadina cilentana con l’obiettivo di rendere fruibili e funzionali i locali presenti sul porto di Sapri, creati molti anni fa dalla Regione Campania ma mai resi operativi.
Con una petizione lanciata sul web che oggi conta quasi 400 adesioni, il promotore Sergio Massimilla ha decido di scuotere una situazione allo stallo da troppo tempo.
“Il porto di Sapri è della Regione Campania. Ma Sapri è di chi ci vive. Vogliamo che i locali del porto siano aperti, offrano servizi e creino economia” questo è quanto si può leggere sulla petizione lanciata sul web da Sergio Massimilla. Al momento si tratta di una richiesta non formalizzata, fatta solo sul web, per sensibilizzare sempre più gente rispetto a un argomento così importante per la cittadina Saprese ma che al momento opportuno si tradurrà in una richiesta cartacea indirizzata proprio alla Regione Campania.
“L’economia saprese ha bisogno di un porto efficiente – ha affermato il promotore della petizione Sergio Massimilla – Il nostro è un paese a vocazione turistica e non possiamo permetterci di avere dei locali sul porto inutilizzati. È necessario che noi offriamo dei servizi che rendano il porto efficiente ottimizzando la struttura già esistente. Ci siamo stancati di non essere ascoltati dalla Regione Campania. Vogliamo fissare un incontro con chi si occupa di questa situazione e insieme cercare una soluzione al problema”.
– Maria Emilia Cobucci –