È iniziato sulle note dell’Inno d’Italia ieri sera a Sapri il cerimoniale cittadino in ricordo di Carlo Pisacane, il patriota italiano che il 28 giugno del 1857 sbarcò nella baia di Sapri per guidare la rivolta nel Regno delle Due Sicilie che fu però repressa pochi giorni dopo a Sanza, il 2 agosto 1857.
Una vera e propria rappresentazione dello sbarco è stata messa in scena nel luogo dove è presente un monumento in onore del rivoluzionario Pisacane, creato in occasione del Centenario dello sbarco lungo la spiaggia saprese. Il cerimoniale è proseguito poi con la deposizione di tre diverse corone di mirto, alloro e quercia intorno al monumento e la successiva benedizione ad opera del Vescovo della Diocesi di Teggiano – Policastro Mons. Antonio De Luca.
Subito dopo una imponente bandiera tricolore, simbolo dell’Italia unita, ha iniziato a sventolare tra le mani di una donna che con l’accensione del fuoco della Patria ha concluso la rappresentazione, tra gli applausi e la commozione dei numerosi presenti.
A chiudere la manifestazione è stato invece il sindaco di Sapri Antonio Gentile che ha voluto rimarcare l’importanza che Carlo Pisacane ha avuto per Sapri e per l’Italia intera.
“Pisacane è stato un precursore del vero Socialismo – ha affermato Gentile -. Nei suoi documenti e nei suoi scritti noi ritroviamo una vera mente che si è battuta per l’Italia unita. A 162 anni dallo sbarco la domanda che ho posto questa sera è cosa faremmo se ci trovassimo nella condizione di doverci unire a Pisacane o meno. Sicuramente non gli volteremmo la faccia come invece è stato fatto allora e riconosceremmo in lui un vero Capitano che ha inseguito il sogno dell’Italia unita“.
– Maria Emilia Cobucci –