Le sorelle Alina e Natalia, in fuga dalla guerra scoppiata in Ucraina, sono arrivate a San Pietro al Tanagro da Stryj, una cittadina distante 70 km da Leopoli, ai confini con la Polonia, dopo un viaggio durato tre giorni.
Ospiti della signora Alina Rovalska, già residente da alcuni anni a San Pietro al Tanagro, le due sorelle sono giunte ieri sera con i rispettivi figli di 5, 7 ed 11 anni ed oggi pomeriggio sono state ricevute dal sindaco Domenico Quaranta e dall’assessore Giuseppe Auleta. Appena saputo dell’arrivo di persone scappate dalla guerra, infatti, l’Amministrazione comunale si è immediatamente adoperata per favorire l’accoglienza ed intercettare, quanto più possibile, le esigenze di queste persone. Le due donne con i loro tre bambini, infatti, al momento sono ospiti della signora Rovalska, in un appartamento dalle dimensioni alquanto ridotte.
“Ringraziamo il sindaco Quaranta per la sua accoglienza e per la sua disponibilità – dice la signora Rovalska – Per il momento ci stiamo adattando perché l’importante è offrire un luogo sicuro a mia nuora ed a sua sorella che hanno lasciato l’Ucraina subito dopo lo scoppio della guerra. Il nostro popolo sta vivendo una situazione drammatica in queste ore e la cosa più importante è portare al sicuro i bambini e quante più persone possibili. Nella giornata di domani, se tutto andrà bene, dovrebbe riuscire a partire con un pullman anche mia figlia con i suoi due figli di 11 e di 14 anni. Anche se saremo stipati come sardine sarà sempre meglio qui, nella mia piccolissima abitazione di San Pietro al Tanagro, che in mezzo alle bombe che i russi ci stanno scagliando contro”.
“In tempi rapidi troveremo una soluzione per dare una sistemazione adeguata a queste persone – ha riferito il sindaco – Chiederò alla direzione dell’istituto delle case popolari di avere in assegnazione, in deroga, un appartamento, in modo che temporaneamente queste persone possano ricevere una sistemazione adeguata, fino a quando staranno con noi. Conto, per la fine della settimana, di riuscire già nel mio intento”.
Intanto le tre donne hanno ringraziato per la disponibilità il sindaco e l’intera Amministrazione comunale.
“Grazie davvero di tutto e speriamo di poter fare ritorno in patria prima possibile – hanno detto Alina e Natalia – Speriamo, davvero, di riprendere al più presto la nostra vita normale e che i nostri figli possano ritornare, quanto prima, sui banchi di scuola”.