E’ stato inaugurato a Sala Consilina il Sentiero Cai 603 “Giorgino Garone” dalla Sezione di Salerno del Club alpino Italiano.
Il Sentiero Giorgino Garone è intitolato a colui che per 75 anni è stato storico custode della Cappella della Madonna di Sito Alto sui Monti della Maddalena.
Il percorso dura 3 ore e 30 minuti e prende avvio dal Quartiere e più precisamente dal Polo culturale “Cappuccini”. Il sentiero inizia in salita con un primo tratto di circa 300 metri su strada asfaltata dopo, su terra battuta, ci s’inoltra nella pineta di Allegracore. Dopo aver superato il serbatoio comunale, si incontrano due bivi che conducono rispettivamente al Sentiero del Pizzuto e al Sentiero dei Marsicani: il primo scende in piazza Umberto I passando dalla chiesa di San Pietro mentre il secondo sale innestandosi per breve tratto sul Sentiero Frassati della Campania per condurre alla confinante Basilicata.
Lasciata la strada sterrata in prossimità dell’antico serbatoio in disuso, il cammino prosegue nel bosco e si giunge così ad un primo punto panoramico da cui si vedono la Pietra Spaccata e “Piescu Russu”, due conformazioni rocciose molto caratteristiche che evidenziano la particolare composizione calcarea del costone che sovrasta l’abitato. Pur infittendosi la vegetazione, poco più su un secondo punto panoramico apre la vista ad ampie vedute sul Vallo di Diano contornato di monti, tra cui spiccano le vette degli Alburni, del Cervati, del Sirino e del Pollino. Tra lecci, castagni e roverelle, passando per Pietra Capanna (1106 m), si arriva alle “Terrazze del Fascitieddu”. Si esce, infine, allo scoperto in prossimità dei ruderi in pietra della Capanna del Boscaiolo (1261 m). Il cammino prosegue in salita e raggiunge un ultimo importante crocevia, quello della “Vaddi ri Naca” (1336 m), ovvero “Valle della culla”, e proseguendo in salita si aprono alla vista le lucane cime del Raparo, del Volturino e del Pierfaone.
Si supera la staccionata (1451 m) che delimita la sterrata proveniente dalla strada asfaltata e si raggiunge infine la Cappella della Madonna di Sito Alto.
Foto: Sandro Giannattasio