Si è riunito questa mattina a Sala Consilina, nel Polo culturale “Cappuccini”, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.
Accolti dal sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone, hanno preso parte al tavolo dei lavori il Questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, il Prefetto Francesco Esposito, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Generale Oriol De Luca e il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Filippo Melchiorre.
Alla riunione hanno inoltre preso parte il Capitano dei Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, Roberto Bertini, il Comandante della locale Tenenza della Guardia di Finanza, Sottotenente Sebastiano D’Amora, la Polizia Locale e i sindaci del comprensorio del Vallo di Diano, tra cui: Angela D’Alto di Monte San Giacomo, Luigi Vertucci di Atena Lucana, Domenico Barba di Pertosa, Donato Pica di Sant’Arsenio, Giuseppe Rinaldi di Montesano, Vittorio Esposito di Sanza, Michele Marmo di San Rufo, la consigliera Maddalena Chirico di Teggiano, Massimo Loviso di Polla, Modesto Lamattina di Caggiano, Giancarlo Guercio di Buonabitacolo e Michela Cimino di Padula.
Il focus su cui si è concentrato in apertura dei lavori il primo cittadino di Sala Consilina ha riguardato i furti che hanno interessato il Vallo di Diano soprattutto nei mesi scorsi.
“Viviamo in un territorio tranquillo – ha chiosato Cavallone – quindi anche un piccolo episodio scuote la quiete. Qui siamo abituati a non avere ingerenze esterne e gli episodi di furti con introduzione di persone sconosciute nelle case, con addirittura i proprietari all’interno, ha creato oltre al danno una grossa paura psicologica nelle persone. Il nostro è un territorio vasto e spesso i carabinieri sono pochi e lontani: potrebbe esserci un problema a Bellosguardo e la pattuglia si trova a Casalbuono, capirete che è un grosso problema”.
Dunque la richiesta del sindaco si è concentrata sull’implementazione dell’organico delle Forze dell’Ordine per porre attenzione alle esigenze delle comunità: “Mi rendo conto che non è semplice e ci sono molte esigenze da tenere in considerazione – ha sottolineato Cavallone – ma il nostro ritengo sia un territorio ancora abbastanza sano e genuino ma ha bisogno di attenzione. Abbiamo avuto già la chiusura del Tribunale e dell’Istituto Penitenziario, che potrebbe lasciar pensare che questo sia un punto debole per far agire i malintenzionati. Questo è un territorio di cerniera come sottolineato diverse volte. Vorremmo partire dal piccolo per arrivare al grande, perché non auspico che la mancanza di presìdi faccia attecchire chi prende di mira i nostri territori. Mi auguro che si riesca ad avere una forma di tranquillità per i nostri cittadini”.
“Portare lo Stato sul territorio e avvicinarlo alle Amministrazioni e alle comunità”. Queste le parole di esordio del Prefetto Francesco Esposito sulla riunione del Comitato.
“Al momento non ci sono segnali tangibili per criminalità organizzata ma l’attenzione è alta – ha sottolineato il Prefetto -. Lavoriamo costantemente con l’antimafia per evitare l’infiltrazione di sodalizi criminali soprattutto in ambito di finanziamenti pubblici. La prevenzione consente di evitare il danno. I sindaci sono attivi sul territorio e devono segnalare tutte le anomalie. Prevediamo un’intensificazione delle Forze dell’Ordine e ci rendiamo conto che questi territori non sono talvolta ben collegati, dispersivi e difficili da controllare. Intensificheremo i servizi di controllo e dirotteremo qualche forza in più. Quindi faremo il possibile per cercare di avere un monitoraggio del territorio efficace e con attività di prevenzione per ridurre al massimo i criminali che giungono anche da fuori. Stiamo cercando, inoltre, con la rete autostradale di intensificare i controlli anche tramite la videosorveglianza in modo da vigilare costantemente anche le strade”.
Sull’istituzione di un Commissariato di Polizia si è espresso il Questore, il quale ha precisato che “la proposta è stata avanzata ed è al vaglio del Dipartimento della pubblica sicurezza” aggiungendo inoltre che “la criminalità si affronta con la presenza di forze di polizia e la presenza oggi di questo Comitato è la prova tangibile che viene posta attenzione al territorio. Gli organi centrali si riuniscono in questo modo per garantire sicurezza ai cittadini”.
Successivamente si sono alternati gli interventi dei sindaci presenti per avanzare le richieste inerenti ai propri territori, affrontando tematiche come la dispersione scolastica, il fenomeno degli animali vaganti, la carenza di servizi di trasporto e la sicurezza
“Diamo un segnale di vicinanza dello Stato e delle Istituzioni – ha affermato il Prefetto in chiusura dei lavori -. Abbiamo fatto questo Comitato e l’analisi condotta consegna un quadro tutt’altro che allarmante in termini di dati statistici. C’è necessità di lavorare a stretto gomito su molteplici temi per avere una rete istituzionale che porterà a risultati migliori per le comunità. Abbiamo parlato di videosorveglianza e come strutturarne meglio le reti e della necessità di intervenire sul fenomeno degli animali vaganti. Sulla necessità di intensificare i servizi e anche dei rischi di interventi di criminalità organizzata. I sindaci sono le sentinelle sul territorio e le istituzioni che possono avvertire con i tempi giusti delle situazioni anomale che si verificano. Questo è l’avvio di una collaborazione sempre più stretta. L’esame della situazione non è allarmante. Intensificheremo i servizi in maniera dinamica ma è necessaria la collaborazione della comunità, attraverso le denunce e le segnalazioni ad esempio. Questi territori sono estesi e controllarli è complicato. Noi lavoreremo per migliorare e attenzionare non solo il Vallo di Diano ma l’intera provincia. Da qui a dire che questo è un territorio abbandonato direi che siamo lontani dalla realtà altrimenti non saremmo qui ad argomentare e confrontarci con le istituzioni locali non solo sui problemi ma anche sul miglioramento dei servizi. Potremmo parlare di connettività e ciò che si collega alle innovazioni tecnologiche o di ambiente. Stiamo affrontando un po’ alla volta tutti i temi, come anche la dispersione scolastica e la mancanza di trasporti che influiscono in tal senso. Anche di disagio giovanile e contrasto e prevenzione alle sostanze stupefacenti e di interventi sul comportamento alla guida per prevenire incidenti stradali. Metteremo insieme conoscenze e risorse per crescere e affrontare insieme tante problematiche. Dobbiamo ragionare insieme, conoscere i problemi ed affrontarli. Che sia questo un territorio centrale per la criminalità organizzata è dire molto, diciamo che ci sono insediamenti produttivi e investimenti che potrebbero rendere appetibile il territorio, ma di questo siamo consapevoli ed è per tale motivo che abbiamo l’Antimafia che lavora quotidianamente per intercettare e prevenire tali fenomeni. Insomma la sicurezza e il governo di un territorio sono complessi quindi per garantirli bisogna lavorare insieme”.