Ieri mattina la Polizia di Stato di Potenza, nella ricorrenza dell’anniversario della morte, ha ricordato l’Agente Scelto Francesco Tammone, Medaglia d’Oro al valor Civile.
La sera del 10 luglio 1996 Francesco, di pattuglia durante un servizio di controllo del territorio in un quartiere periferico del capoluogo potentino, è stato colpito a morte da alcuni colpi di pistola esplosi da un pregiudicato del posto, in regime di semilibertà. Ha lasciato la giovane moglie Claudia e la figlioletta Stefania, di appena 2 mesi.
Il Questore di Potenza Giuseppe Ferrari ha deposto, a nome del Capo della Polizia, una corona di alloro dinanzi alla lapide intitolata al caduto nell’atrio della Questura.
Alla cerimonia commemorativa hanno presenziato, oltre ai familiari dell’Agente scomparso, il Prefetto di Potenza, il sindaco del capoluogo, l’assessore alle Politiche Giovanili in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Albano di Lucania, paese natìo di Francesco ed i comandanti provinciali delle altre Forze dell’Ordine.
Presenti alla cerimonia anche il Presidente della Sezione ANPS di Potenza, intitolata proprio al poliziotto, e quello della Sezione di Melfi, con il labaro dell’Associazione, i Funzionari della Polizia di Stato della Questura e delle Specialità territoriali, i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno.
Il Questore ha ricordato il sacrificio di Francesco, morto per quei principi e quei valori di legalità in cui credeva e che lo avevano spinto ad indossare la divisa della Polizia di Stato. “La Questura sarà sempre la sua casa” con queste parole il Questore Ferrari si è poi rivolto alla madre di Francesco, Carmela, presente alla commemorazione.
Alla deposizione è seguito un momento di preghiera e di raccoglimento officiato dal Cappellano della Polizia di Stato don Giuseppe Tarasco.