“Cono E. Gallo Place”, incrocio situato nella comunità residenziale e commerciale del Maspeth, nel distretto del Queens a New York City è intitolato al giovane originario di Teggiano, una delle vittime dell’attentato terroristico alle Torri Gemelle avvenuto l’11 settembre 2001.
Ultimo di 3 figli di Raffaela ed Emilio Gallo, teggianesi emigrati in America, Cono l’11 settembre di 19 anni fa si trovava come ogni giorno nel suo ufficio presso il World Trade Center, impiegato per l’azienda Carr Futures. Aveva 30 anni ed era felicemente sposato con Vicki Nita-Gallo, con la quale viveva in un’abitazione proprio nella comunità del Maspeth. “Un ragazzo premuroso e altruista – così lo ha descritto sua moglie – sempre al mio fianco soprattutto quando ero malata. Ci completavamo a vicenda”.
La scelta di intitolare un luogo al giovane, proprio nelle vicinanze della sua casa, è stata presa da uno dei consiglieri comunali del Queens. Come si ricorderà, nell’attentato terroristico alle Torri Gemelle persero la vita, unitamente a Cono Gallo, anche Jody Tepedino, di 39 anni, originario di Padula, e Angelo Amaranto e Joseph Vilardo, rispettivamente di 60 e 42 anni, originari di Sacco.
In segno di solidarietà e di vicinanza verso le comunità di Teggiano, di Padula e di Sacco, la Banca Monte Pruno, nel settembre del 2002, fece realizzare in pietra di Teggiano, presso il laboratorio del Maestro Eliseo Casella, sotto la direzione dell’artista salernitana Enrica Rebeck, quattro barre orizzontali di un metro e mezzo ciascuna su cui furono riportati i nomi dei quattro sfortunati figli di questo territorio, che furono fissate sulla facciata del Club San Cono di Brooklyn nel corso di una imponente manifestazione alla quale presero parte, tra gli altri, l’allora Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Mons. Angelo Spinillo, il reverendo don Andrea La Regina, il Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese, l’allora sindaco Francesco D’Elia, l’assessore provinciale Angelo Paladino, il senatore del Governo federale Charles Schumer, il vice console italiano Carlo Cornacchia ed una folta rappresentanza delle comunità di Teggiano, di Padula e di Sacco presenti negli Usa.
“L’11 settembre rimarrà per sempre impresso nella mente di noi teggianesi a New York – riferisce Rocco Manzolillo, presidente del Club San Cono di New York –Tutti conoscevamo Cono, che era un ragazzo d’oro. A lui va quotidianamente il nostro pensiero e ad Emilio e Raffaella, i suoi genitori, la nostra continua vicinanza ed il nostro affetto“.
Toccante anche il ricordo del Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese. “Ricordo con grande commozione quel viaggio – riferisce – che fu dettato dall’esigenza di portare la nostra solidarietà e la nostra riconoscenza alle comunità a noi molto care e così duramente provate da un attacco terroristico di proporzioni immani e che, purtroppo, per le sue conseguenze e per la gravità con la quale si manifestò, rimarrà per sempre nella nostra mente“.
– Paola Federico –