Un assordante silenzio ha pervaso, questa mattina, la chiesa di Sant’Anna a Montesano sulla Marcellana per l’ultimo saluto al giovane Daniele Perrupato.
Impossibile trattenere le lacrime di fronte ad un evento tragico e repentino come la morte di Daniele, un giovane che a soli 22 anni era già stimato per la sua dedizione al Bene Comune. Sul feretro, infatti, è stata adagiata la divisa della Protezione Civile Gruppo Lucano, sezione di Montesano. La liturgia è stata officiata da don Nicola Coiro, don Francesco Morena, don Fernando Barra e don Donato Varuzza.
Ad esprimere il cordoglio alla famiglia straziata dal dolore ci ha pensato il sindaco Giuseppe Rinaldi: “Oggi è un giorno triste, un giorno di lutto perché siamo sconvolti. La morte di Daniele rappresenta una ferita che si apre, un fiore tra i più belli è stato reciso, la speranza va via. Mi piace ricordare la grande educazione di questo ragazzo, la dedizione al lavoro. Daniele ci ha lasciato un insegnamento, una forte testimonianza di operosità verso il prossimo. Quando è avvenuto l’incidente, stava andando a lavoro, alle 4 di mattina. Egli rappresenta la parte bella della nostra comunità. Se si pensa a tutto questo, il dolore si trasforma in orgoglio per la famiglia, per i giovani”.
A sottolineare la gratitudine nei confronti di un bravo ragazzo come Daniele, il sindaco ha voluto che Daniele uscisse dalla chiesa con la fascia tricolore, marchiata dallo stemma del Comune di Montesano che sempre lo ricorderà.
Un unico messaggio da parte degli amici di Daniele: “Vogliamo pensare che ancora vivi”, la scritta che campeggia su uno striscione.
Da oggi la missione per tutta la comunità è restare vicino alla famiglia che ha perso il suo fiore più bello.