Una mostra permanente è stata allestita ieri pomeriggio in via Sant’Alfonso a Marina di Camerota in ricordo della tragedia delle Strambaie, le 12 donne che il 2 giugno del 1867 persero la vita a largo della Cala del Marcellino a causa dell’inabissamento della barca che le stava trasportando a casa. Una tragedia che segnò la comunità di Camerota e che ancora oggi vive nel ricordo degli abitanti del borgo cilentano.
Per onorare la loro memoria e il loro lavoro l’assessore alla Cultura Teresa Esposito ha ideato l’allestimento di una mostra fotografica che immortala alcune donne di Camerota intente a lavorare l’erba spartea, proprio come erano solite fare le Strambaie.
“Da cittadina di questo paese ho sentito il bisogno di riportare queste donne a casa, nei loro vicoletti dove lavoravano l’erba spartea – ha dichiarato l’assessore Esposito – È un progetto che è stato molto apprezzato anche dai familiari delle donne che oggi vediamo raffigurate nelle foto“.
La mostra permanente data la sua importanza storica ha ricevuto la benedizione del parroco di Marina di Camerota don Gianni Citro che ha definito le Strambaie “il pilastro della nostra comunità, la fibra viva di una società e del suo sostentamento“.
Un ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto dall’assessore Esposito è arrivato anche dal sindaco Mario Salvatore Scarpitta che ha subito sostenuto il progetto. “Un’iniziativa bellissima che ci fa tornare indietro nella nostra storia, nei nostri valori e nella nostra cultura – ha dichiarato il primo cittadino – Le Strambaie sono coloro che hanno gettato le fondamenta per lo sviluppo della nostra comunità e noi oggi grazie a questo progetto le riportiamo nelle loro case“.
– Maria Emilia Cobucci –