Ore di grande dolore a Manfredonia e Montesano Salentino per l’ultimo saluto ai due carabinieri Francesco Pastore e Francesco Ferraro che hanno perso la vita nel drammatico incidente stradale avvenuto sabato sera a Campagna.
“La morte dei due Francesco non è un incidente e tantomeno una tragica fatalità. La loro morte è un assassinio. La loro morte è un crimine. Perché fare uso di sostanze stupefacenti e di alcol è come fare della propria vita un’arma e utilizzarla. E chi spaccia droghe di qualsiasi tipo istiga all’assassinio, collabora ed è il primo movente degli omicidi che attraversano con troppa facilità oggi la nostra società e i nostri giovani soprattutto nei fine settimana. Dobbiamo risollevare una ricerca di verità” ha affermato durante l’omelia Monsignor Franco Moscone, Vescovo della Diocesi Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, che ha celebrato i funerali del Maresciallo Pastore.
“Cristo – ha proseguito – si è fermato ad Eboli. Questo non è solo il titolo di un libro o di un film. È vero Cristo si è fermato ad Eboli sulla Statale 19 dove è avvenuto l’incidente stradale e si è fermato nei corpi dei due Francesco. Cristo si è fermato a Manfredonia, nel Salento e nelle famiglie dei due giovani Francesco. Cristo si è fermato nelle nostre città rimaste attonite, ammutolite per quanto accaduto. Cristo si è fermato nell’Arma dei Carabinieri e nell’animo di tutti loro per l’ennesima perdita di loro uomini al servizio della collettività e dello Stato. Voglio dire a tutti, – ha concluso il Vescovo – voglio dire ai genitori e agli amici, Francesco cerchiamolo nei nostri cuori che con il suo sorriso, con i suoi occhi continua a parlarci”.
Tra gli innumerevoli presenti ha partecipato anche il Comandante Generale dell’Arma, Teo Luzi, assieme alle autorità militari, civili e ai rappresentanti istituzionali giunti anche dalla provincia di Salerno, dove il militare prestava servizio insieme al collega Francesco Ferraro, di 27 anni, i funerali del quale si sono svolti a Montesano Salentino.
Cordoglio è stato espresso anche dal Ministero della Difesa e dal ministro Guido Crosetto: “”Ad accomunarvi non era solo il nome, ma soprattutto la passione per l’Arma dei Carabinieri e la dedizione per il servizio a difesa della collettività. Cari Francesco, le Istituzioni si inchinano davanti al vostro esempio”.
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