È iniziata sulle note dell’Inno d’Italia, presso il Santuario dell’Annunziata a Licusati, la VII edizione del Premio Internazionale Nassiriya per la Pace.
Un’edizione quest’anno molto più sobria a causa dell’emergenza sanitaria ma voluta fortemente dall’Associazione Culturale Elaya, organizzatrice della manifestazione. Quest’ultima infatti, nella persona del Presidente Vincenzo Rubano, oltre a ricordare il sacrificio compiuto dai 25 militari italiani caduti 17 anni fa nella strage in Iraq, ha inteso anche lanciare un messaggio di speranza in un momento così difficile per l’intera popolazione.
Una cerimonia officiata dal parroco don Antonio Toriello e iniziata con l’alzabandiera e la successiva deposizione della corona di alloro dinanzi il monumento dedicato ai militari caduti nell’attentato.
Presenti alla cerimonia il Vicesindaco di Camerota Giovanni Saturno, che ha ringraziato fortemente l’associazione Elaya per tutto ciò che realizza per l’intero territorio, il Capitano dei Carabinieri della Compagnia di Sapri Matteo Calcagnile, il Capitano della Guardia di Finanza di Sapri Luigi Nigro e il vicepreside dell’Istituto Comprensivo di Camerota Costantino Ruocco.
“Oggi dobbiamo ricordare i caduti di Nassiriya ma anche chi ha dato la vita per combattere un’altra guerra, quella contro il Coronavirus – ha affermato Vincenzo Rubano – C’è infatti un filo sottile che unisce i caduti nella strage in Iraq e i medici, gli infermieri e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine scesi i campo per sconfiggere un nemico, seppure invisibile. Questo filo è dunque rappresentato dal coraggio di mettersi sempre a disposizione dell’intera cittadinanza“.
Dello stesso avviso il Capitano Calcagnile che ha invitato tutte le persone ad ispirarsi ai valori degli uomini e delle donne che hanno perso la vita per servire lo Stato e il popolo italiano. Valori importanti ricordati anche dal vicepreside Ruocco che ha sottolineato l’importanza che la scuola riveste in questo particolare momento per molti giovani italiani.
– Maria Emilia Cobucci –