A Buonabitacolo è stato pubblicato il bando per selezionare i giovani che parteciperanno al progetto “La Casa delle arti e dei mestieri”.
Il progetto è finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a valere sulla misura “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” e promosso da un’associazione temporanea di scopo composta dall’associazione Meditj con il ruolo di capofila, dall’associazione Fermento e dal Comune di Buonabitacolo.
L’obiettivo è promuovere l’imprenditorialità giovanile attraverso l’accompagnamento alla creazione di start up nei settori della sartoria, ceramica e restauro, attività, queste, che vantano una lunga tradizione locale. Il bando è rivolto a giovani di età compresa tra i 16 anni e i 35 anni, inoccupati e NEET, oltre che a studenti, lavoratori e imprenditori di età inferiore ai 35 anni.
I giovani selezionati potranno prendere parte ad un percorso formativo che mira a favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro attraverso laboratori di: creazione d’impresa, tecniche di restauro, sartoria e ceramica. Le attività inizieranno nella seconda metà di maggio e verranno ospitate nel suggestivo palazzo Mautone, bene pubblico interessato da un intervento di ristrutturazione e che aspira a diventare luogo propulsore di un ambizioso progetto che vede i giovani protagonisti. Le attività laboratoriali si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti-Covid e dunque, laddove non fosse possibile il loro svolgimento in presenza, avverranno in modalità on line.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro le ore 12 del 10 maggio secondo le modalità indicate nel bando consultabile sul sito del Comune di Buonabitacolo.
“Esprimo ampia soddisfazione – dichiara il sindaco Giancarlo Guercio – per un progetto formativo così importante, rivolto ai giovani che potranno sperimentare attività che guardano alla tradizione, ma che si declinano con i linguaggi e i modelli della modernità. Un successo è rappresentato anche dal partenariato, risultato vincente, tra ente pubblico e realtà del terzo settore. Per l’ente il progetto rappresenta il fine più alto della propria vocazione territoriale: formare e sensibilizzare sul lavoro, in particolar modo su quello artistico e artigianale. L’auspicio è che possa far emergere nuove professionalità e nuove imprese”.
“La nostra mission – sottolinea Giuseppe Ursi, presidente dell’associazione Meditj – è stata ed è quella di intercettare tutte le risorse possibili per ridare vitalità ai nostri territori ed evitare la migrazione dei giovani, e questo passa anche attraverso la riscoperta degli antichi mestieri per mantenere vivo il patrimonio storico, etnografico, linguistico e culturale. Tradizione, creatività, abilità tecnica, capacità imprenditoriale: sono queste le doti dei ‘maestri artigiani’ che vogliamo trasferire ai nostri giovani”.
“Con questo progetto – conclude Alessandro Casalnuovo, presidente dell’associazione Fermento – vogliamo coniugare l’amore per le tradizioni alla necessità di creare opportunità lavorative per noi giovani. L’auspicio è anche quello di creare un punto focale nella disciplina dell’artigianato, non solo di insegnamento ma anche di ricerca per non disperderne la cultura e, dal confronto, far avanzare la tradizione con tecniche moderne e avanzate senza alterarne i valori. I corsi saranno gratuiti e voglio invitare i giovani interessati a non perdere questa opportunità!”.
– Claudia Monaco –