La protesta arriva all’area industriale di Buccino. Un presidio simbolico è stato organizzato ieri mattina dall’associazione “Occhio alla lontra” per dire no alla delocalizzazione delle Fonderie Pisano e all’insediamento dell’impianto di trattamento rifiuti della Buoneco nell’area industriale di Buccino. Una protesta pacifica a cui sono stati invitati anche i candidati alle Amministrative di Buccino: ogni idea di futuro, ogni programma per chi amministrerà il paese non può non passare anche da questa ipotesi di delocalizzazione.
A caratterizzare il presidio popolare lo striscione “Fonderie?” e i cartelli con i “No!” già protagonisti circa un anno fa dell’iniziativa “Una valle di NO!” che aveva coinvolto tutti i comuni della Valle del Sele. La vicenda Pisano è una questione che coinvolge l’intero territorio. Al presidio hanno infatti preso parte cittadini e amministratori di molti Comuni, a testimonianza ancora una volta dell’attenzione e della sensibilità dell’intera comunità su questo tema.
In attesa che il Consiglio di Stato fissi la data per decidere sulla variante al PUC di Buccino (faccenda che vede anche “Occhio alla lontra” al lavoro per partecipare al ricorso), l’associazione continua a mantenere alta l’attenzione su una questione vitale per il futuro del Sele-Tanagro.
“Un presidio pacifico, sì, ma al tempo stesso risoluto, incazzato, deciso – dichiara il presidente di “Occhio alla lontra”, Angelo Cariello -. Il nostro messaggio è chiaro: da qui non si passa, c’è una valle di no con cui chi dall’alto sta giocando col nostro territorio, in primis la Regione Campania, deve per forza di cose fare i conti. Niente Fonderie Pisano, niente Buoneco, nessun impianto inquinante è e sarà mai il benvenuto in questa terra. A scanso di ogni equivoco, rinnoviamo la nostra piena solidarietà ai cittadini salernitani e della Valle dell’Irno che finora hanno patito le pene dell’inferno a causa delle Fonderie. Non possiamo che augurarci che il vostro incubo possa finalmente finire, che le Fonderie chiudano e che le autorità facciano ciò che spetta loro, mettendo fine all’indegna scia di morte che, da decenni, le Fonderie a Fratte portano con sé. Ciò che vi chiediamo, però, è di non cadere in questa paradossale trappola ordita a nostre spese: la soluzione non può essere recapitare a noi questa bomba a orologeria. La vostra speranza è la nostra speranza. La vostra lotta è la nostra lotta. Il vostro battervi è il nostro stesso batterci. Per la vita, per la salute, per la dignità di un popolo e di una terra.”
Al presidio, tra gli altri, hanno preso parte anche il sindaco di Buccino, Nicola Parisi, con la vicesindaca e oggi candidata a sindaco, Maria Trimarco, il candidato a sindaco Franco Fernicola, attuale capo dell’opposizione, il sindaco di Oliveto Citra, Mino Pignata, il sindaco di Sicignano degli Alburni, Giacomo Orco, l’associazione Radici con il presidente Carmine Cocozza e l’associazione “Amici del Sele” con Lello Gaudiosi.
Lo scorso 16 marzo si è riunita la III Commissione speciale “Aree interne”, convocata dal presidente Michele Cammarano, accogliendo l’istanza presentata dall’associazione Radici, che conta quasi 400 soci, tra imprenditori agricoli, proprietari terrieri e liberi professionisti dell’area Alburni e dell’Alto e Medio Sele-Tanagro. All’ordine del giorno la valutazione degli atti del Consorzio ASI di Salerno, in particolare delle delibere di assegnazione dei lotti dell’area industriale destinati alle Fonderie Pisano e alla Buoneco e del progetto di valorizzazione delle eccellenze agricole nell’Alto e Medio Sele.
“In quella sede – spiega il presidente di Radici, Carmine Cocozza – l’associazione Radici, insieme ad alcuni consiglieri regionali, ha chiesto il tempestivo avvio dell’iter burocratico per installare ed attivare nelle aree industriali di Buccino, Palomonte, Contursi Terme ed Oliveto Citra le apposite centraline dell’Arpac, allo scopo di monitorare i dati ambientali. Il verbale della audizione è stato inviato all’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania e al Presidente della Commissione regionale consiliare all’Ambiente; ci auguriamo che il primo, l’assessore Bonavitacola, attento alla salute dei cittadini campani, ovunque essi risiedano, e il presidente della Commissione Ambiente si siano attivati. Tuttavia, ad oggi, non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta”.