Ci è voluta una seconda proiezione a Bella, per le grandi richieste, per il film “Sulla mia pelle” ispirato alla morte di Stefano Cucchi in un’iniziativa organizzata al Cineteatro Periz dal Comune e dall’Associazione “Stefano Cucchi Onlus”.
La morte di Stefano si avvicina molto a quella di un giovane imprenditore di Muro Lucano, morto nella caserma l’8 maggio 1984 a seguito di un pestaggio. Mentre per Cucchi stanno uscendo fuori verità scomode e testimonianze, per Gerardo Cerone la camera di consiglio della Corte d’Assise di Potenza, nel dicembre del 1984, condannò due carabinieri alla pena di 11 e 10 anni per omicidio preterintenzionale. La perizia necroscopica su Cerone non lasciò dubbi: morte per soffocamento. I carabinieri condannati si difesero affermando che avevano reagito alle provocazioni dell’imprenditore, chiamato in caserma per un controllo, ma la Corte non credette a questa versione.
La morte di Cerone all’epoca fece tanto rumore, così come quella di Cucchi.
Durante la serata al Periz è intervenuta telefonicamente anche Ilaria, la sorella di Stefano. Nel suo intervento, ha sottolineato la sofferenza della sua famiglia e in particolare del padre. Ha invitato tutti alla riflession. Il messaggio della famiglia Cerone è stato quello di non essere indifferenti di fronte ad accaduti simili e che nessuno offende l’Arma dei Carabinieri, ma chi sbaglia deve pagare e non indossare più la divisa. Ingresso gratuito al Periz dopo le prenotazioni, che per la prima proiezione del pomeriggio aveva avuto già un grande riscontro, tanto che l’organizzazione ha dovuto organizzare una seconda proiezione in serata.
– Claudio Buono –