A Battipaglia gli artificieri dell’Esercito Italiano hanno terminato con successo la neutralizzazione di un residuato bellico, una bomba d’aereo dal peso di 500 libbre.
Le operazioni di disinnesco e bonifica si sono concluse nel pomeriggio e tutti i battipagliesi residenti nella Zona Rossa potranno fare rientro nelle proprie abitazioni ed edifici.
Il “Bomba Day” ha avuto inizio questa mattina alle ore 9 dopo lo start della Prefettura di Salerno presso cui si è riunito il Centro Coordinamento Soccorsi. Le operazioni di bonifica sono state a cura dell’Esercito Italiano 21° Reggimento Genio Guastatori – Unità della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”.
L’ordigno bellico fu rinvenuto il 10 agosto scorso. Sono stati evacuati i residenti nel centro abitato che ricade nel raggio di azione di 352 metri dal luogo del ritrovamento ed interdette le forniture di gas, energia elettrica e acqua nonché quelle delle compagnie telefoniche. Da questa mattina anche la circolazione della linea ferroviaria tra Battipaglia e Pontecagnano è stata sospesa.
Le operazioni hanno visto la massima partecipazione di tutti i soggetti istituzionali interessati: Provincia di Salerno, Sindaco di Battipaglia, Questura di Salerno, Comando Provinciale dei Carabinieri e Gruppo Forestale Carabinieri, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto, Polizia Ferroviaria, Protezione Civile e Genio Civile della Regione Campania, Anas, ASL Salerno, Croce Rossa Italiana, Rete Ferroviaria Italiana, Rete Gas SNAM, ENEL-Distribuzione, Acquedotto ASIS e compagnie telefoniche Telecom Italia, Vodafone e Windtre.
La sindaca Cecilia Francese, dopo aver effettuato il censimento della popolazione da evacuare, ha predisposto la pianificazione delle attività finalizzate allo sgombero e l’individuazione di un centro di prima accoglienza per coloro che necessitassero di un ricovero presso l’Istituto scolastico “Ferrari”. Sono stati individuati 15 soggetti fragili bisognosi di assistenza esterna di tipo sanitario, due dei quali sono stati trasportati in ospedale ad Eboli.
Gli artificieri hanno eseguito le operazioni tecniche di foratura e lisciviatura della bomba, un ordigno a scoppio ritardato e non trasportabile altrove in quanto dotato di spoletta non rimovibile. Le attività sono durate circa 9 ore e si sono articolate in quattro fasi principali che hanno visto il taglio del corpo della bomba per accedere all’esplosivo al suo interno, lo scioglimento della carica di tritolo, la distruzione dell’esplosivo per via pirica e la distruzione della spoletta in sito.
Durante le operazioni è stata predisposta la presenza di un’autoambulanza medica dedicata agli artificieri. La buona riuscita della bonifica è stata assicurata grazie alla sinergia istituzionale di tutte le componenti in campo che hanno consentito agli specialisti del 21° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito di porre in essere le complesse operazioni di competenza.
L’impegno profuso dagli operatori EOD (Explosive Ordnance Disposal) continua ad essere, anno dopo anno, la conferma della costante presenza dell’Esercito sul territorio per la salvaguardia dell’incolumità pubblica.
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