Nel parlare ai Vescovi italiani all’Assemblea della CEI, riunita sul tema del rinnovamento del clero, Papa Francesco ha voluto accanto a sé il prete che è partito da Sant’Arsenio, don Angelo Spinillo, attualmente Vescovo di Aversa dopo essere stato Vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro fino all’arrivo di Mons. Antonio De Luca.
![https://c2.staticflickr.com/8/7798/26461329944_615d41d64d_m.jpg](https://c2.staticflickr.com/8/7798/26461329944_615d41d64d_m.jpg)
Una presenza non casuale, quella accanto al Papa, di un pastore riconosciuto come punto di riferimento da parte dei Vescovi Italiani (di recente è stato nominato vice presidente della CEI), che sta contribuendo in maniera determinante alla rivoluzione copernicana della Chiesa che invita a guardare a quel prete “scalzo” che condividesofferenze del prossimo, “non ha agende e non è un burocrate o un anonimo funzionario dell’istituzione; non è consacrato a un ruolo impiegatizio, né è mosso dai criteri dell’efficienza“.
Principi che hanno sempre ispirato la missione del sacerdote di Sant’Arsenio Angelo Spinillo, che ha sempre evitato di appesantirsi in una pastorale di conservazione che, come ha detto ieri il papa ai Vescovi “ostacola l’apertura alla perenne novità dello Spirito”.
– redazione –