Pino Palmieri, sindaco di Roscigno e Presidente della Comunità Montana Alburni, avrebbe dovuto rappresentare gli Alburni in seno al direttivo della Comunità del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni eletto ieri pomeriggio a Vallo della Lucania nella sede dell’Ente. Così non è stato, perchè il primo cittadino roscignolo è risultato essere il primo dei non eletti con 12 voti (15 le preferenze ottenute dall’ultimo degli eletti).
Dice di un accordo preso a monte Palmieri. “In una riunione – spiega – si era deciso che ogni Comunità Montana avrebbe dovuto esprimere un proprio rappresentante all’interno del direttivo. Ieri così non è stato. Nonostante tutto, dopo la prima convocazione in cui si sono eletti i membri del direttivo da cui gli Alburni sono rimasti fuori, alla seconda convocazione per l’elezione del Presidente noi abbiamo comunque mantenuto la parola data e abbiamo votato per Salvatore Iannuzzi, eletto per l’appunto all’unanimità“.
Il sindaco di Roscigno parla di “spartizioni di partito tra PD e UDC” e, proprio in merito al Partito Democratico, ironizza:”Il centrodestra durante le operazioni di voto non era presente, mentre ieri per il PD si è mosso il gotha del partito provinciale e sarebbe venuto anche il presidente del partito regionale se non fosse impegnato attualmente in altre faccende“.
“Gli Alburni prendono atto di questo risultato – rimarca Palmieri – e andranno avanti come hanno sempre fatto, combattendo per la sopravvivenza, vendendo cara la pelle. E’ vero che in passato avevamo chiesto di cambiare le regole all’interno del Parco, ma così il PD e l’UDC hanno deciso addirittura di farci fuori definitivamente. Nessuna meraviglia, in fondo eravamo già assenti anche dai cartelli della segnaletica stradale del Parco Nazionale“.
– Chiara Di Miele –
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Fermo restando la mia condanna politica alla forzatura posta in essere dalla comunità del parco. occorre fare alcune precisazioni il Palmieri non è di centro destra per sua stessa ammissione in diretta nazionale al programma di Giletti l’arena, la sua candidatura era almeno imbarazzante visto che lui si è auto definito brigante del parco, il suo protagonismo ha privato gli alburni di una rappresentanza che sarebbe stato importantissimo avere, secondo me dovresti dimetterti da sindaco, da presidente della comunità montana, da delegato al parco e ultimo da brigante perché sei riuscito a tradire anche loro.
il consigliere di minoranza
Crispino Rizzo
L’eventuale elezione di questo “soggettone”,
collezionista di cariche ed incarichi sarebbe
stata “contronatura”