Annullata con rinvio ad altra sezione della Corte di Assise di Appello di Salerno la sentenza di secondo grado nei confronti di Giuseppe Petrillo condannato per l’omicidio di Nicola Di Gloria. Questa è stata la sentenza della Corte di Cassazione arrivata al termine dell’udienza che si è svolta nella giornata di oggi. La decisione che ha portato alla cancellazione della sentenza è stata resa nota pochi minuti fa. “Per poter aggredire e difendere una sentenza – ha detto durante l’udienza il Procuratore Generale – occorre che questa sia motivata e questa non lo è”.
Il ricorso era stata presentato dall’avvocato Sebastiano Tanzola, legale della famiglia Di Gloria contro la sentenza della Corte di Assise di Appello di Salerno che aveva rimesso in libertà il 32enne Giuseppe Petrillo, condannato in primo grado a 23 anni di carcere per l’assassinio sulle montagne di Polla, nel 2010, del 61enne Nicola Di Gloria.
A dicembre del 2014 i giudici di appello avevano ridotto la pena a 6 anni di reclusione con la conseguente remissione immediata in libertà. La notevole riduzione della pena era arrivata perché i giudici avevano riconosciuto in Giuseppe Petrillo un vizio parziale di mente. Per i giudici di appello Pino Petrillo non aveva commesso un omicidio volontario bensì il reato di lesioni volontarie. “Oggi si è verificato quello che ho sostenuto fin dal primo momento e giustizia è stata fatta – ha dichiarato l’avvocato Tanzola appena appresa la notizia della sentenza – adesso si riapre il capitolo per dosare la pena in un modo giusto ed equo”.
– Erminio Cioffi –