“Sulla mia città, c’è un cielo grande che ti spalanca il cuore e non ti delude mai”.
A cantare la “sua città” natale, Lagonegro, era Pino Mango, quella stessa città che ieri ha reso omaggio al suo artista e concittadino scomparso prematuramente l’8 Dicembre 2014 durante un concerto a Policoro.
Una città che ieri, insieme al sindaco Domenico Mitidieri, alla moglie dell’artista, Laura Valente e a Mogol, si è riunita per l’inaugurazione della piazza dedicata proprio all’artista.
Un atto reso possibile dal lavoro di sinergia tra l’amministrazione comunale e la Prefettura per mantenere viva la memoria dell’artista, che, nonostante la fama nazionale, non disdegnava mai di sottolineare le sue origini lagonegresi.
È stata inaugurata anche la mostra dedicata all’artista, con 30 fotografie che raccontano la vita dell’artista: un destino fuori dal comune il suo, quando poco più che bambino si accorge di avere un talento e decide di sfruttarlo tra sacrifici. Un percorso quarantennale, fatto di incontri importanti, ma l’incontro determinante sarà quello con Mogol, che trasformerà tutte le sue canzoni in capolavori, in primis, “Oro”.
“Penso che oggi Pino sia contento – le parole di Mogol –poche città hanno avuto l’onore di avere un artista di questo calibro che non somiglia a nessuno. Pino non ha seguito nessuna eco, perché Mango è Mango”.
“Non è la quantità dei giorni – le parole della moglie – ma la qualità. Pino ha avuto una vita straordinaria e una fine straordinaria” .
– Claudia Monaco –