Sono in tutto 30 gli operai della Ergon che questa mattina hanno protestato allo svincolo dell’autostrada A3 “Salerno-Reggio Calabria” nel comune di Atena Lucana.
Per 27 di loro sono pronte le lettere di licenziamento, ma non si arrendono e ai sindaci dei comuni insolventi del consorzio, chiedono di saldare le competenze che potrebbero sbloccare la situazione.
Questa mattina accanto a loro il Vescovo della Diocesi Teggiano Policastro, S.E. Mons. Antonio De Luca, il sindaco di Atena Lucana, Pasquale Iuzzolino e il vicesindaco, Sergio Annunziata ad esprimere solidarietà.
“Chiedo ai sindaci dei comuni di fare un tavolo tecnico qui ad Atena Lucana per risolvere la situazione” ha dichiarato Pasquale Iuzzolino.
“Tutta la mia solidarietà agli operai che non sono pagati, non sono andato perché la mia poteva sembrare una presenza populista. Sarebbe stato opportuno che fossero andati il Commissario e una delegazione di Sindaci a dare una risposta certa sui pagamenti certi. I Comuni hanno difficoltà economiche ed Ergon non è mai stata pagata regolarmente. Polla ha pagato i dipendenti di Polla e Caggiano per venire incontro ai bisogni degli operai. Il Durc non è in regola. Devono pagare l’Inps” dichiara Rocco Giuliano, sindaco assente e debitore di circa 300 mila euro, raggiunto telefonicamente da Ondanews.
Malore nella tarda mattinata per una manifestante che è stata trasportata presso l’Ospedale di Polla.
– Tania Tamburro –
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E’ semplicemente vergognoso che gli operai della Ergon non ricevano lo stipendio!!!. In quest’Italia di corrotti, di maneggioni, di lobbisti, di professionisti con tripla o quadrupla occupazione, di grandi evasori, di politici collusi, di banchieri senza scrupoli, è ancora più vergognoso
Sono stato stamattina a testimoniare la mia solidarietà come cittadino ai dipendenti della ergon , ma ho dovuto constatare purtroppo la loro solitudine e la loro compostezza nel dimostrare il problema che li ha ridotti all’astrico ,non un sindaco ,non un amministratore (fatta eccezione per qualcuno che forse per senso di ospitalità alla manifestazione era presente .Era sconsolante vedere i cittadini del vallo passare e non curarsi di questi nostri concittadini.Il vescovo e due preti che lo accompagnavano con molta rassegnazione sembravano assistere impotenti quei poter Cristi in croce segnati dal proprio destino.Mi scuso con la Curia per avermi preso la licenza della metafora.
Sono uno dei dipendenti coinvolti,trattati solo come carne da macello,ci hanno svenduto al migliore offerente abbiamo sempre fatto il nostro dovere,e come premio ci vogliono licenziare,questa e la politica del vallo di diano.SIAMO SCHIFATI ED ALLO STREMO,forse si aspetta qualche gesto estremo?di questo passo verranno accontentati i macellai di turno
Signori,questa e la politica del vallo di diano,disintegrare i propri cittadini VERGOGNA giocare sulla pelle di operai che con dignità fanno il loro dovere,maltrattati da una politica VERGOGNOSA