Il Codacons Vallo di Diano, tramite un comunicato stampa a firma del responsabile della sede Roberto De Luca, invia alle testate giornalistiche l’esito della perizia effettuata a seguito del sopralluogo di lunedì mattina da parte di due dottori forestali incaricati dalla Provincia di Salerno per l’accertamento della stabilità di 34 alberi che dovevano essere abbattuti per ordinanza del Sindaco del Comune di S. Arsenio.
Nella relazione di uno dei presenti, laureato in Scienze forestali ed abilitato all’esercizio professionale, si legge:”Quanto segnalato dai portatori di interesse, peraltro presenti al sopralluogo svolto lo scorso 4 aprile, riguarda essenzialmente la necessità che la valutazione dello stato di pericolosità dell’alberatura fosse effettuata da tecnici competenti in materia ed, in secondo luogo, che venisse considerata la possibilità di salvaguardare il maggior numero di esemplari arborei, anche in relazione a quanto segnalato dal Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Salerno in una nota del 1° aprile u.s., inviata al Sindaco, con la quale viene evidenziato, con riferimento all’alberatura in questione, il principio di “extrema ratio” dell’abbattimento di un albero, a cui “ricorrere solo in caso di conclamato rischio di schianto e quando sia stata esclusa ogni possibile soluzione alternativa”.
E si legge anche che “il concetto, prima ricordato, di “extrema ratio”, che assunto nel caso in questione potrebbe rivelarsi assai pericoloso, in quanto la propensione al crollo di questi alberi non costituisce un fenomeno graduale e progressivo, misurabile con un normale monitoraggio, proprio per l’imprevedibilità della risposta meccanica (leggi cedimento) che l’alberatura, già strutturalmente alterata, può improvvisamente manifestare all’insorgere di avversità meteoriche intense“.
Le conclusioni sono, in parte, le seguenti:”Pertanto, alla luce delle considerazioni sopra esposte, si ritiene che l’alberatura vada rimossa, perchè il pericolo derivante dalle sue attuali condizioni strutturali genera un elevato grado di rischio in conseguenza del contesto nel quale gli alberi sono inseriti, anche in considerazione del fatto che, come detto, i pini domestici risultano soggetti a schianti improvvisi”.
“Dalle parole del Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Salerno emergeva una speranza. – conclude De Luca – Evidentemente, non è bastato un monito così autorevole“.
– redazione –
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Sant’Arsenio, Polla ed i comuni del Vallo in generale sono riusciti in pochi anni a fare quello che in comuni come Marcianise e zone limitrofe hanno fatto in 40anni.
Che dire, complimenti ai nostri illustri amministratori ed ancor di più, a noi cittadini.