Nonostante l’adesione obbligatoria all’Ente Idrico Campano ( E.I.C.), a cui tutti i comuni della Campania fanno riferimento, Sanza, con delibera di consiglio comunale, si riserva la gestione autonoma del servizio idrico comunale che da tempo è sotto il mirino della società Consac .
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco De Mieri, ha sempre sostenuto l’autogestione comunale del prezioso liquido rigettando le istanze, a volte forzate, della Consac la quale gestisce gran parte degli acquedotti del Cilento e del Vallo di Diano. Il comune di Sanza insieme a quelli di Buonabitacolo e Montesano, sostengono l’illegittimità del passaggio e, il caso è stato portato davanti al Tar che a breve darà sentenza.
A dar man forte vi è la legge 221/2015 che all’art. 62 comma 4 permette la gestione dell’acqua in forma autonoma ai comuni con sorgenti ricadenti in aree protette e parchi naturali.
“ Sanza ha tutti i requisiti per poter mantenere la gestione dell’acqua – afferma il sindaco – la legge lo consente e noi rispettiamo la legge. Non possiamo permettere che qualsivoglia società ci porti via un servizio di primaria importanza per la comunità con il rischio di comprometterne l’efficienza e i costi a danno dei cittadini”.
– Antonio Citera –