Un ritardo di 16 giorni nella presentazione di un ricorso contro la Regione Campania e la Comunità Montana Vallo di Diano perde la possibilità, almeno per ora, di poter ottenere l’esecuzione di un decreto ingiuntivo che avrebbe portato nelle casse dell’Ente 201mila Euro. Questo è quanto deciso con sentenza dal TAR che ha condannato l’ente montano anche al pagamento di 600 Euro di spese di giudizio.
Il credito è maturato in seguito ad una controversia nata nel 2013 per il mancato pagamento da parte della Regione della somma di 184.085 Euro (che con gli interessi è lievitata fino a 201mila Euro) a titolo di rimborso delle spese anticipate a saldo dei lavori eseguiti nell’ambito del progetto APE “Itinerari naturalistici del Vallo di Diano”. Nel 2013 è arrivato il decreto ingiuntivo contro cui la Regione aveva presentato opposizione che era stata rigettata. La Comunità Montana ha presentato il ricorso per l’esecuzione della sentenza. L’avvocato dell’Ente ha depositato il ricorso con 16 giorni di ritardo rispetto al termine previsto dalla legge. Così la Regione ha eccepito il deposito tardivo riuscendo a prendere altro tempo e ad ottenere anche la condanna della Comunità Montana al pagamento delle spese processuali.
“I soldi – spiega il presidente della Comunità Montana Raffaele Accetta – non andranno assolutamente persi anche perchè è pacifico che la Regione ha un debito nei confronti dell’ente che presiedo e poi c’è una sentenza a nostro favore che riconosce il debito”.
– Erminio Cioffi –